Nascite in calo per il quinto anno consecutivo
Venuti al mondo nel 2013 poco più di mezzo milione di piccoli. Scende la percentuale di figli per donna, mentre sale l’età media del primo parto: 31,5 anni. L’analisi dell’Istat
Sempre meno figli nascono in Italia, da madri più anziane e che in media hanno meno parti rispetto agli anni passati. Questa la fotografia implacabile scattata dall’Istituto Nazionale di Statistica.
Per il quinto anno consecutivo le nascite diminuiscono, attestandosi a 514 mila nel 2013. Il numero medio di figli per donna scende da 1,42 nel 2012 a 1,39 nel 2013. L’età media al parto sale a 31,5 anni.
“Il 2013 si contraddistingue per dinamiche demografiche fondamentalmente deboli – si legge nel rapporto dell’Istat . Con 1,39 figli per donna la fecondità nazionale, torna nel 2013 ai livelli osservati almeno sei anni prima. Il processo che ha interrotto in pochi anni quello che, perlomeno fino al 2008, era stato un oggettivo recupero della riproduttività nazionale (da 1,19 figli per donna nel 1995 fino a 1,45) nasconde significative trasformazioni demografiche, tuttora in corso, che la recente crisi di contesto sociale ed economico del Paese potrebbe avere contribuito in parte ad accentuare”.
Da cosa dipendono queste trasformazioni? Almeno da quattro aspetti, secondo l’istituto di ricerche: la propensione a procreare figli in età sempre più avanzata, la compressione e l’invecchiamento al suo interno della popolazione femminile in età feconda, il ruolo esercitato dalle donne immigrate, i differenziali territoriali.
Uno dei motori trainanti del recupero di fecondità nel periodo 1995-2008 è stato, perlomeno per le cittadine italiane, lo spostamento in avanti dell’età media al parto, passata da 29,8 a 31,1 anni
Questa trasformazione ha accompagnato la transizione nelle età più feconde delle
donne appartenenti alle generazioni nate negli anni del baby boom. In tale contesto, il recupero di fecondità è risultato più intenso nelle regioni del Nord e del Centro dove, a fronte dello spostamento in avanti del calendario riproduttivo delle donne, la fecondità si è innalzata da valori poco superiori a 1 figlio per donna nel 1995 a circa 1,5 nel 2008. Soltanto nelle regioni del Mezzogiorno l’aumento dell’età media al parto non si è tradotto in un corrispondente incremento della fecondità che, al contrario, ha proseguito la sua discesa, da 1,41 figli per donna a 1,38 nel medesimo periodo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Valeria Vernon su MV Agusta la situazione è critica: il sindacato dice no ai licenziamenti collettivi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.