Pd-5 stelle, botta e risposta sui risultati elettorali
I "grillini" samaratesi non hanno gradito l'analisi del risultato elettorale del turno del 25 maggio fatta dal segretario democratico Ilaria Ceriani
Botta e risposta a Samarate tra Pd e Movimento 5 Stelle, sull’esito delle elezioni nazionali. tutto parte dalla analisi di Ilaria Ceriani, segretario del Partito Democratico nella cittadina. Ceriani guarda anche alle prospettive in vista delle elezioni comunali 2015
Anche a Samarate il PD diventa il primo partito.
Lasciando ben distanziati Forza Italia, Lega e soprattutto M5S che, nonostante una candidata samaratese nelle liste, non raggiunge i risultati sperati. Siamo felici del dato nazionale, ma siamo consapevoli che non basterà per vincere le Amministrative del prossimo anno.
Lungo ancora il percorso per costruire il programma e trovare la squadra completa per #samarate2015, ma dopo questo risultato saremo sicuramente più forti e sopratutto motivati. Il dato samaratese non può che rallegrarci e spronarci a continuare il lavoro di rinnovamento che la segreteria locale ha intrapreso. In varie situazioni, ultima la serata del 7 maggio in cui abbiamo avuto una riunione con iscritti e simpatizzanti, abbiamo ribadito che il nostro lavoro è volto verso il confronto serio con altre forze politiche per arrivare ad una coalizione coesa e capace di far rialzare Samarate dalla profonda crisi e apatia in cui la destra e la Lega l’hanno condotta. La via del rinnovamento ha aiutato il PD a raggiungere il risultato nazionale odioerno e sarebbe assurdo non tenerne conto e non lavorare nella stessa direzione intrapresa dal nostro segretario Matteo Renzi. Grazie ai samaratesi che hanno votato PD e spero che sia l’inizio anche per la nostra città per diventare un partito forte e capace, con persone motivate e spendibili per vincere le prossime amministrative.
Lasciando ben distanziati Forza Italia, Lega e soprattutto M5S che, nonostante una candidata samaratese nelle liste, non raggiunge i risultati sperati. Siamo felici del dato nazionale, ma siamo consapevoli che non basterà per vincere le Amministrative del prossimo anno.
Lungo ancora il percorso per costruire il programma e trovare la squadra completa per #samarate2015, ma dopo questo risultato saremo sicuramente più forti e sopratutto motivati. Il dato samaratese non può che rallegrarci e spronarci a continuare il lavoro di rinnovamento che la segreteria locale ha intrapreso. In varie situazioni, ultima la serata del 7 maggio in cui abbiamo avuto una riunione con iscritti e simpatizzanti, abbiamo ribadito che il nostro lavoro è volto verso il confronto serio con altre forze politiche per arrivare ad una coalizione coesa e capace di far rialzare Samarate dalla profonda crisi e apatia in cui la destra e la Lega l’hanno condotta. La via del rinnovamento ha aiutato il PD a raggiungere il risultato nazionale odioerno e sarebbe assurdo non tenerne conto e non lavorare nella stessa direzione intrapresa dal nostro segretario Matteo Renzi. Grazie ai samaratesi che hanno votato PD e spero che sia l’inizio anche per la nostra città per diventare un partito forte e capace, con persone motivate e spendibili per vincere le prossime amministrative.
Alla posizione di Ilaria Ceriani ha risposto il Movimento 5 Stelle con un comunicato piuttosto duro, firmato come sempre in modo collettivo:
Dal Blog del Partito Democratico di Samarate apprendiamo che “….Anche a Samarate il PD diventa il primo partito lasciando ben distanziati Forza Italia, Lega e soprattutto M5S che, nonostante una candidata samaratese nelle liste, non raggiunge i risultati sperati…..”.
Comprendiamo la soddisfazione del PD per il risultato ottenuto (ricordiamo agli amici democratici che ha votato il 58% degli aventi diritto contro oltre il 70% delle elezioni politiche di un anno fa), ci spiace, però, il modo in cui questa soddisfazione si esprime. Soprattutto perché a farlo è una donna, la segretaria cittadina, l’architetto Ilaria Ceriani.
Ci spiace perché nonostante una candidata samaratese sia presente nel M5S e non nel PD, il partito dell’architetto Ceriani quale bene si è guardato di effettuare delle primarie ma ha imposto i suoi candidati su tutto il territorio nazionale, e, di samaratesi, manco l’ombra. Le ricordiamo architetto Ceriani che M5S ha scelto democraticamente (noi si!) i propri candidati.
Ci spiace perché delle cinque capoliste del PD, quattro erano già parlamentari nazionali e quindi saranno costrette a scegliere (ma il rinnovamento renziano è compatibile con questi squallidi giochetti?) su quale poltrona sedersi.
Ci spiace perché la frase “… nonostante una candidata samaratese……” proviene da una donna che era presente all’inaugurazione della sede cittadina di Forza Italia, “benedetta” dalla sig.ra Lara Comi, la stessa persona che non ha esitato a chiedersi con assoluta mancanza di classe, come potesse fare il ministro l’onorevole Marianna Madia perché era incinta (ricorda Ceriani?).
Infine ci spiace perché ci piacerebbe vedere il PD samaratese un po’ più partecipe alla vita cittadina del Paese ed un po’ più coerente con le scelte (si fa per dire) nazionali di presunto rinnovamento.
E già, cara segretaria, circolano voci sui candidati di Forza Italia per l’anno prossimo. Ma circolano anche voci sui candidati del PD. E, francamente, tutto questo rinnovamento proprio non lo vediamo. Anzi ci preoccupano alcune dichiarazioni, un po’ strane, di alcuni “candidati assessori” in itinere. Vogliamo solo ricordare che un noto Consigliere comunale, appartenente al gruppo del Pdl, a noi lontano anni luce per idee e visione politica, nonostante i numerosi anni di impegno pubblico, non ha mai ricoperto il ruolo di assessore, né all’urbanistica, né in altri assessorati, anche quando avrebbe avuto i numeri per imporsi. Vogliamo pensare perché sa che un professionista che lavora nel Paese dove amministra non deve, moralmente, dare adito alla più piccola insinuazione. Di questo gliene diamo atto. E nel PD, sono tutti consci di questi obblighi morali?
Comprendiamo la soddisfazione del PD per il risultato ottenuto (ricordiamo agli amici democratici che ha votato il 58% degli aventi diritto contro oltre il 70% delle elezioni politiche di un anno fa), ci spiace, però, il modo in cui questa soddisfazione si esprime. Soprattutto perché a farlo è una donna, la segretaria cittadina, l’architetto Ilaria Ceriani.
Ci spiace perché nonostante una candidata samaratese sia presente nel M5S e non nel PD, il partito dell’architetto Ceriani quale bene si è guardato di effettuare delle primarie ma ha imposto i suoi candidati su tutto il territorio nazionale, e, di samaratesi, manco l’ombra. Le ricordiamo architetto Ceriani che M5S ha scelto democraticamente (noi si!) i propri candidati.
Ci spiace perché delle cinque capoliste del PD, quattro erano già parlamentari nazionali e quindi saranno costrette a scegliere (ma il rinnovamento renziano è compatibile con questi squallidi giochetti?) su quale poltrona sedersi.
Ci spiace perché la frase “… nonostante una candidata samaratese……” proviene da una donna che era presente all’inaugurazione della sede cittadina di Forza Italia, “benedetta” dalla sig.ra Lara Comi, la stessa persona che non ha esitato a chiedersi con assoluta mancanza di classe, come potesse fare il ministro l’onorevole Marianna Madia perché era incinta (ricorda Ceriani?).
Infine ci spiace perché ci piacerebbe vedere il PD samaratese un po’ più partecipe alla vita cittadina del Paese ed un po’ più coerente con le scelte (si fa per dire) nazionali di presunto rinnovamento.
E già, cara segretaria, circolano voci sui candidati di Forza Italia per l’anno prossimo. Ma circolano anche voci sui candidati del PD. E, francamente, tutto questo rinnovamento proprio non lo vediamo. Anzi ci preoccupano alcune dichiarazioni, un po’ strane, di alcuni “candidati assessori” in itinere. Vogliamo solo ricordare che un noto Consigliere comunale, appartenente al gruppo del Pdl, a noi lontano anni luce per idee e visione politica, nonostante i numerosi anni di impegno pubblico, non ha mai ricoperto il ruolo di assessore, né all’urbanistica, né in altri assessorati, anche quando avrebbe avuto i numeri per imporsi. Vogliamo pensare perché sa che un professionista che lavora nel Paese dove amministra non deve, moralmente, dare adito alla più piccola insinuazione. Di questo gliene diamo atto. E nel PD, sono tutti consci di questi obblighi morali?
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