Stamina: il tribunale di Pesaro ordina la cura

Nonostante le indagini della Procura di Torino, Andolina numero due di Stamina, torna all'attacco. Sulla vicenda interviene il Csm

Marino Andolina, il numero due di Stamina Foundation, è tornato a bussare alle porte degli Spedali civili di Brescia. Il vice-presidente della discussa organizzazione fondata da Davide Vannoni, spiega di aver ricevuto dal Tribunale di Pesaro l’incarico di riprendere le infusioni su Federico Mezzina, un bambino di poco più di 3 anni, affetto dal morbo di Krabbe, una malattia rara e degenerativa. «Se mi sarà impedito di procedere, chiamerò la forza pubblica per far ottemperare la sentenza del Tribunale di Pesaro» ha dichiarato Andolina, indagato dalla Procura di Torino per associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio, prima di essere stoppato. Il direttore degli Spedali, Ezio Belleri deve infatti attendere un nuovo intervento del giudice che chiarisca la possibilità legale di dare ordini ai medici o di intervenire al loro posto.

Il Consiglio superiore della magistratura ha trasmesso alla prima commissione e al Procuratore generale presso la Cassazione un fascicolo sulla vicenda del permesso rilasciato dal Tribunale di Pesaro. L’intervento del Csm era stato invocato dalla senatrice e ricercatrice di fama internazionale Elena Cattaneo: «Mi domando se magistrati che ordinano di trasfondere preparati di cui essi non conoscono il contenuto, i cui consulenti tecnici spesso sono i medesimi che hanno ritrattato le diagnosi sui pazienti quando interrogati dalla procura di Torino, non possano essere oggetto di un intervento di approfondimento del Csm o del Ministro della Giustizia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2014
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