Bettinelli soddisfatto, Ambrosetti guarda al mercato

Sono note positive quelle sottolineate da Stefano Bettinelli al termine della partita di Morgex dove il suo Varese ha battuto 11-0 la Polisportiva Sanson. «Ho visto applicazione da parte dei ragazzi ed era quello che mi interessava – spiega il tecnico – I miei giocatori hanno cercato di fare quello che abbiamo provato in allenamento, come la ricerca del pressing, il gioco manovrato e il coinvolgimento delle fasce. E poi li ho sentito “parlare”, darsi una mano, consigliarsi e sono cose importanti e che mi piacciono. Dal punto di vista fisico siamo stati abbastanza fluidi anche se c’è ancora molto da lavorare: abbiamo alle spalle solo otto giorni di lavoro e quindi va bene così, anche se mancano brillantezza e rapidità. Insomma, si è trattato di una prova positiva in generale, sia dei nuovi sia dei più anziani».
Interrogato sul capitolo dei centrali di difesa, il ruolo decisamente più scoperto, Bettinelli spiega: «Il discorso è aperto, perché mancano due uomini in quella posizione per completare la squadra: qualche nome c’è così come le trattative». Sarà poi il ds Ambrosetti (leggi sotto) a spiegare la situazione di un ex che potrebbe tornare, Claiton Dos Santos.

Ciuffo sbarazzino e sorriso sulle labbra per Dennis Scapinello, che tiene i piedi per terra ma è giustamente soddisfatto della sua tripletta nel primo tempo. «Speriamo continui come oggi, anche se l’amichevole è poco indicativa. Stiamo lavorando bene, siamo in un periodo di carico atletico e io mi sto impegnando al 100% per ricavare qualche spazio anche in campionato. Per provare a puntare a una maglia devo anzitutto ascoltare i consigli del mister e prendere i ritmi di una squadra di Serie B, visto che sono al primo ritiro a questo livello. Con Bettinelli mi sono sempre trovato bene e so che chi si impegna con lui viene premiato: abbiamo un ottimo rapporto, mi ha detto di impegnarmi come ho fatto in Primavera e di non preoccuparmi di qualche passaggio a vuoto».

Ed eccoci al mercato dove è soprattutto la difesa il reparto di cui si parla con il direttore sportivo Lele Ambrosetti. In questi giorni sono diversi i nomi accostati alla compagine biancorossa, che nel ruolo di centrale “senior” ha in questo momento il solo Angelo Rea. Il dirigente biancorosso spiega anzitutto la trattativa nata nelle ultime ore con Claiton Dos Santos: «Di persona non l’ho mai contattato, però è un giocatore che piace a Bettinelli: il mister mi ha chiesto di poterlo chiamare e lo ha fatto. Nel giro di un paio di giorni ne sapremo di più». Sempre parlando di centrali, c’è anche la possibilità di arrivare Simone Pecorini del Cittadella: «Mi piace, lo seguo da tre anni, da quando era nella nazionale under 18 e so che gioca in tutti i ruoli della difesa. Fa parte di quella cerchia di giocatori che possono interessare per profilo e qualità». La trattativa in atto più “gustosa” però è quella con Krisztian Tamas, terzino sinistro ungherese di scuola Milan che pareva a un passo dal Varese ma su cui c’è anche il forte interessamento da parte del Bari di Devis Mangia. Secondo molti, anzi, Tamas sarebbe già in mano ai pugliesi ma Ambrosetti, che lo ha raggiunto a Budapest nei giorni scorsi, non dà per scontata l’operazione: «Se qualcuno dice di conoscere Krisztian meglio di me, mente: sono volato in Ungheria per incontrarlo, dopo averne parlato con il Milan, e per trasmettergli quello che può trovare a Varese nel caso scegliesse la nostra squadra». Su eventuali movimenti in uscita, Ambrosetti nega possibili partenze di Rea e Blasi: «Angelo è il perno della nostra difesa e per me non si tocca così come Manuele». C’è però da fare i conti con alcuni ingaggi alti e per questo un uomo in uscita potrebbe essere Di Roberto: «Qualche sacrificio dovrà essere fatto – spiega il ds – e non per motivi tecnici. Su ciò la linea sarà dettata dalla società».

Solitamente dopo queste partite non interpelliamo rappresentanti della squadra avversaria, ma questa volta è doverosa un’eccezione. Il preparatore atletico (e vice presidente) della Polisportiva Sanson infatti è addirittura un campione del mondo e oro olimpico, seppure nello sci di fondo, di cui è stato anche commissario tecnico: Marco Albarello (foto a lato). «Il calcio mi piace ed è il mio terzo sport – racconta l’iridato della 15 km a Oberstdorf ’87 – dopo il fondo e l’arrampicata. Sono qui perché ho giocato a lungo in questa squadra, anche durante l’attività agonistica del fondo: capitava che tornassi dalla Germania o da altre località dove sciavo solo per fare un allenamento e magari andare in panchina alla domenica. Giocavo mediano, ruolo in cui potevo mettere a disposizione della squadra la mia migliore condizione fisica; i piedi non sono mai stati granché, ma alla fine ho segnato anche parecchi gol». Ora Albarello è fuori dai quadri tecnici federali («e si vede, visti i risultati» aggiunge con orgoglio misto a rabbia) e può dedicarsi alla “sua” Polisportiva Sanson in vari ruoli. Compreso quello di factotum apprezzato anche dal Varese, che lo incontra giornalmente al campo di Morgex.