Calo della produzione nel mese di maggio

I dati Istat riportano una caduta della produzione industriale dell’1,2% rispetto al mese di aprile

Nel mese di maggio la produttività industriale italiana è calata dell’1,2 % della produttività. È quanto emerge dai dati Istat che confermano anche una diminuzione dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. La tanto attesa ripresa, dunque, non c’è stata, nonostante i dati in temrini percentuali siano più incoraggianti rispetto agli anni passati. 
Se non bisognava cantar vittoria troppo presto ad aprile, è altrettanto presto per lanciare allarmismi in quanto i riferimenti mensili non sono un indicatore stabile di produttività, tenuto conto anche dell’effetto
calendario (i giorni lavorativi di maggio 2014 sono stati 21, contro i 22 di maggio 2013). E in effetti, andando a guardare i dati dello scorso anno, che presentava ogni mese indicatori negativi, non si può dire che la situazione sia peggiorata.
Comunque, i numeri rimangono sotto le aspettative, con le uniche variazioni congiunturali positive nell’energia (+ 0,8%). Variazioni negative nei beni strumentali (-1,7%), beni intermedi e beni di consumo (-1,5% per entrambi).
Per quanto riguarda i diversi settori di attività economica, quelli che registrano una crescita tendenziale sono: l’attività estrattiva (+3.7%), la fabbricazione di articoli in gomma, materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+2,9%) e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+0,2%). Le diminuzioni più importanti si sono viste nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,5%), della riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-4,6%) e della fabbricazione di computer, prodoti di eletronica ed ottica, apparecchi elettro medicali e apparecchi di misurazione e orologi (-3.9%).
Un’indicazione per migliorare questa situazione di calodella produttività, che è comune anche a paesi forti come Germania (-1,8%), Francia (-1,7%) e Olanda (-1,9%), il presidente della Bce aveva già in aprile invitato a sviluppare le politiche di riforma strutturale che aumentano il livello di potenziale della crescita. Dunque la convergenza dei governi europei sulle politiche strutturali del mercato unico, in modo da sollecitare gli investimenti di privati ed imprese nell’apertura di nuove aziende e l’ampliamento di quelle già esistenti.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 11 Luglio 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.