“Chiara non ha l’Ebola, la quarantena è una precauzione”
A scrivere a VareseNews è Giorgio, il fratello di Chiara Maretti, l'ostetrica varesina sotto osservazione dopo essere stata fatta rientrare in Italia dalla Sierra Leone dove lavora per il Cuamm: "Mia sorella sta bene, non ha sintomi e viene monitorata tre volte al giorno"
«Chiara non ha l’Ebola, sta bene e non ha nessun sintomo». Lo scrive a VareseNews Giorgio Maretti, il fratello di Chiara Maretti, l’ostetrica varesina tornata dalla Sierra Leone dove stava lavorando per il Cuamm. L’ostetrica e il ginecologo col quale collaborava, Paolo Setti Carraro (i primi due da sinistra nella foto sopra tratta dal sito del Cuamm Medici con l’Africa), sono stati fatti tornare in Italia perché nel villaggio dove si trovavano, Pujehun, sono stati violati i protocolli di sicurezza ai quali sono sottoposti gli abitanti e gli operatori sanitari. Come spiegato nell’articolo pubblicato da VareseNews, Chiara Maretti e Paolo Setti Carraro non sono malati, non hanno l’Ebola, ma sono stati messi in quarantena in accordo con le istituzioni sanitarie e con la loro associazione di appartenenza, per verificare che non abbiano contratto il virus. Sono rientrati in Italia da 9 giorni e stanno bene. Chiara, che abbiamo cercato di contattare attraverso il Cuamm, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, ma ci pensa suo fratello Giorgio a tranquillizzare tutti e a stemperare un clima di tensione che inevitabilmente si è creato intorno alla notizia, lanciata venerdì 24 ottobre dal Corriere.it, dei due medici italiani sottoposti a quarantena.
«Inizio con il dire che Chiara è rientrata da ormai 9 giorni (giovedì 16 ottobre) con un volo commerciale e, una volta atterrata, le sono stati fatti una serie di controlli in cui è risultata sana, così come lo era appena partita per il ritorno – spiega Giorgio Maretti -. Di comune accordo, è stato deciso di seguire una "quarantena" di 21 giorni (periodo di incubazione del virus) in casa, in cui ha dovuto e dovrà semplicemente misurarsi la temperatura corporea per 3 volte al giorno. Ad oggi, la temperatura massima registrata è di 36.2, ben sotto qualsiasi soglia di pericolo. Vi ho scritto tutto questo per precisare che, dopo quasi 10 giorni di "quarantena", Chiara sta benissimo, non ha nessun possibile sintomo e tra poco potrà uscire».
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