Cortei non autorizzati e danni, interrogazione al ministro Alfano

Il parlamentare Paolo Grimoldi della Lega Nord ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno in cui chiede chiarimenti sui fatti del 27 settembre, dopo lo sgombero del centro sociale Telos

Sicurezza, centri sociali, manifestazioni non autorizzate. La questione dello sgombero del Telos e i fatti che ne sono seguiti, finisce in parlamento con un’interrogazione presentata dalla Lega Nord. «Commercianti e cittadini saronnesi sono rimasti sotto scacco da parte dei manifestati dei centri sociali – spiegano dal Carroccio cittadino -. La città di Saronno è rimasta vittima delle offese condotte dalla recente manifestazione dei centri sociali.  L’Amministrazione si è dimostrata assente in questi ultimi 5 anni di occupazione del Comune, sebbene diversi siano stati gli atti compiuti contro le sedi politiche della Lega Nord, del PDL-Forza Italia, del PD e del PSI».
 
Il parlamentare Paolo Grimoldi della Lega Nord ha quindi scritto un’interrogazione al Ministro dell’interno riassumendo i fatti del  27 settembre 2014. Nell’interrogazione parlamentare è scritto che il comune di Saronno «è stato interessato dallo svolgimento di una manifestazione promossa dai centri sociali, che è rapidamente degenerata. La dimostrazione ha comportato la distruzione di tutti i parchimetri comunali gestiti alla Saronno Servizi situati lungo il percorso, per un danno stimato tra i 4 ed i 5 mila euro e il danneggiamento di tutti i bancomat e l’imbrattamento dei muri, incluso quello del locale Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, luogo di culto per i fedeli e monumento nazionale per tutti gli altri».
 
«L’onorevole leghista Grimoldi difende i commercianti saronnesi sostenendo che manifestazioni di questo tipo, non nuove a Saronno, provocano ricadute sensibilmente negative anche sulle attività commerciali che si svolgono nel centro della città, perché i consumatori se ne tengono alla larga, sentendosi insicuri e quindi privilegiando altre destinazioni per i loro acquisti – spiegano dalla Lega -. Gli esercenti di Saronno stanno considerando l’ipotesi di procedere a loro volta ad una serrata di protesta, lamentando il fatto che la questura non sembra in grado di conciliare la tutela del diritto al dissenso con quella del diritto al lavoro. Il questore ha spiegato sulla stampa le proprie scelte asserendo che «in questi casi la prima cosa è preservare l’ordine pubblico, vale a dire bisogna fare in modo che non avvengano incidenti e che non ci siano scontri». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2014
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