Il ricordo del carabiniere scelto Giorgio Vanoli
Cerimonia militare e religiosa per rendere onore alla memora del militare scomparso il 6 giugno del 1993 nel corso di un inseguimento

Mercoledì 29 ottobre 2014, nell’ambito del Bicentenario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri e delle Giornate commemorative dei decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, Valor Civile, Valore dell’Arma dei Carabinieri e al Merito Civile, si è svolta presso la Chiesa “Santa Maria in Cà Deserta” di Laveno Mombello la cerimonia commemorativa del Carabiniere Scelto Medaglia d’Oro al Merito Civile Giorgio Vanoli, deceduto a Varese il 6 giugno 1993, nel corso di un inseguimento di malviventi.
La cerimonia, svolta alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Lombardia, Generale di Brigata Ciro D’Angelo, del Comandante Provinciale Carabinieri di Varese, Colonnello Alessandro De Angelis, il Maggiore Gianluigi Bevacqua, del Comando Provinciale Carabinieri di Varese, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Luino, Capitano Francesco Spera, del Sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, ha visto la commossa presenza della vedova, signora Ragazzi Cristina, della sorella Vanoli Manuela ed altri familiari del decorato, nonché di una rappresentanza di colleghi, autorità locali e rappresentanti delle Associazioni Nazionali Carabinieri di Luino, Ponte Tresa, Castelveccana e Cuvio.
Al termine della Santa Messa, concelebrata dal Cappellano Militare, Mons. Severino Mottironi, e dal parroco Don Carlo Manfredi, alla vedova del Carabiniere, detentrice della medaglia, è stata
consegnata un’attestazione di riconoscenza da parte del generale Ciro D’Angelo.
La solenne cerimonia si è conclusa con il trasferimento presso l’annesso cimitero, ove è stato deposto un mazzo di fiori sulla tomba del decorato e resi gli onori da un picchetto di carabinieri.
Il Carabiniere Scelto Giorgio Vanoli, morto a Varese il 6 giugno 1993 durante un inseguimento è stato insignito di Medaglia d’Oro al merito Civile il 18 febbraio 2009, poiché “componente di pattuglia automontata, nel corso di un servizio perlustrativo, intercettava due malviventi che, dopo aver perpetrato un furto, si erano dati a precipitosa fuga. Con spiccato senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, effettuava un prolungato inseguimento, evitando le reiterate e rischiose manovre evasive dei fuggitivi, i quali provocavano un sinistro stradale che causava il decesso del militare. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere portato fino all’estremo sacrificio. 6 giugno 1993 – Varese”.
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