“Siamo preparati a sapere quello che c’è da sapere del nostro DNA? Forse no”

E' la domanda fondamentale dell'incontro tra Giuseppe Remuzzi, medico, presidente della Società Internazionale di Nefrologia, e il vicepresidente de La Provincia di Como Bruno Profazio

Conoscere i segreti del DNA e il proprio profilo genetico è il punto di partenza per verificare potenziali malattie e combatterle in anticipo e, probabilmente, lo studio del DNA cambierà quasi certamente il modo di fare medicina: per questo per "Unindustria ComoGiuseppe Remuzziomia  Giovedì 23 ottobre alle 20.30 presso  la sala Conferenze di Unindustria in via Raimondi 1 è stato invitato Giuseppe Remuzzi, medico, presidente della Società Internazionale di Nefrologia, a parlare sull’argomento. Remuzzi dialoga con Bruno Profazio, vicedirettore de La Provincia, in un incontro dal titolo "Siamo preparati a sapere quello che c’è da sapere del nostro DNA? Forse no"

Perchè fare la mappa del DNA può anche cambiare la vita.  Conoscere i geni, infatti, aiuta a scoprire i punti deboli: come è successo allo stesso Giuseppe Remuzzi (nella foto), che si è sottoposto allo studio condotto sul DNA ancora in fase di sperimentazione. 
Il 3 aprile scorso inizia il suo percorso: dopo essersi fatto prelevare un campione di sangue, i colleghi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” estraggono il DNA al suo interno. A metà maggio la Personal Genomics di Verona conferma che il sequenziamento è stato completato con successo. Il passo successivo prevede l’analisi dei risultati, operazione a cui danno il loro contributo anche Gentle, gruppo belga, e Genophen, della California. Prima del verdetto, che arriva alla fine di giugno, al paziente viene chiesto di rispondere a un questionario di quindici domande, tra cui abitudini alimentari, attività fisica, vizio del fumo e alcol. Dal successivo colloquio in videoconferenza con Mehrdad Rezaee, medico a capo della Genophen, Remuzzi viene quindi a conoscenza di due anomalie che si associano a un rischio aumentato di malattia coronarica, oltre che un rischio di calcoli alla colecisti e l’osteoartrite.
All’incontro si accede a ingresso libero, fino ad esaurimento posti, ma è obbligatorio prenotarsi: unindustriacomo@unindustriacomo.it.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2014
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