Silp e Uil Polizia preoccupati: “Gli uffici interforze servono”
Le due organizzazioni sindacali sottolineano il depotenziamento in vista per alcuni presidi sul territorio come la PolFer di Luino e la Polizia Postale e delle telecomunicazioni
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dai segretari dei sindacati Silp-Cgil, Giorgio Saporiti, e di Uil Polizia Francesco Cianci in merito alla ventilata soppressione di alcuni uffici interforze in provincia di Varese da parte del Ministero dell’Interno.
Questi sono anni nei quali i servizi che le istituzioni sono in grado si assicurare sono andati sempre più riducendosi, e anche la Polizia di Stato ha dovuto fare i conti con la contrazione dei servizi che è in grado di dispiegare sul territorio, come chiunque può facilmente constatare con gli spunti che la realtà ogni giorno propone.
E mentre a Roma non si compie un passo avanti in tema di coordinamento e di unificazione delle Forze di Polizia, ed il Ministero dell’Interno raggiunge le 34 Direzioni Centrali, dall’inizio dell’anno c’è allarme per un piano calato dall’alto per la riduzione dei presidi sul territorio. Un allarme che, di fronte ad una così prolungata assenza di smentite, diventa ogni giorno sempre più vivo, come il timore per il danno irreparabile che determinerà.
Per Varese, questo “piano” prevede la soppressione sia del Posto PolFer di Luino, malgrado il traffico ferroviario sia in forte ascesa, sia della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha una valenza strategica per l’intera provincia in quanto specificamente preparata al contrasto dei reati informatici che tanto incidono soprattutto sulle fasce sociali più deboli e sui minori, e che sono in crescita iperbolica.
Ma la situazione è ancora più grave di quanto potrebbe apparire, perché alle soppressioni dei Reparti programmate dal Ministero dell’Interno, in questa provincia si sommano le riduzioni dei servizi che UIL-Polizia e SILP Cgil già in primavera hanno denunciato, come la copertura operativa nell’ambito della PolFer di Gallarate, e del Posto di Polizia presso l’Ospedale di Circolo. Si tratta di gravi flessioni operative, che nulla hanno a che vedere con la carenze di organico, ma sono direttamente determinate dalle politiche gestionali locali che fanno capo al Compartimento di Polizia Ferroviaria ed alla Questura, in quest’ultimo caso coinvolgendo anche tutti i settori “front-line”.
Essendo perciò ben evidente che questa provincia si trova di fronte ad un momento di svolta nelle politiche della sicurezza, e che la sua collettività non può perdere questi presidi territoriali della Polizia di Stato (o sopportare ancora la riduzione della loro potenzialità operativa), senza subire un’ulteriore flessione del livello di sicurezza reale, in un momento storico in cui sempre più spesso si invoca il principio dell’unificazione delle Forze di Polizia, la proposta che nel corso della mattinata abbiamo rivolto al Prefetto quale massima Autorità di Pubblica Sicurezza di questa provincia, è stata quella di scongiurarne la soppressione e recuperare la pienezza dell’azione operativa ed istituzionale di questi reparti, adottando lo strumento della costituzione interforze, unica misura che potrà consentire alle altre Forze di Polizia di poter concorrere impiegando il proprio personale, al raggiungimento di questo risultato.
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