Dentro al capannone-ostello, ecco come vivevano gli operai
Stanze con brandine e materassi, una piccola tv e una sedia. Le foto scattate all'interno dell'edificio nella zona industriale del paese nel quale vivevano 17 operai impiegati in Svizzera
Sembra di fare un balzo nel passato, tra i lavoratori italiani all’estero nelle baracche svizzere, tedesche o belghe degli anni ’50. Brande di pessima qualità, materassi sottili, una luce fioca che illumina un ambiente angusto, una televisione. Da fuori sembra un capannone, dentro un’officina e dietro ancora le stanze abusive nelle quali dormivano i lavoratori scoperti dalla Guardia di Finanza dopo che l’esondazione del Margorabbia ha allagato via Volta e l’intero edificio di proprietà di un imprenditore. Le foto che vi mostriamo sono state scattate oggi e mostrano le condizioni nelle quali vivevano i 17 operai (quasi tutti italiani e del sud Italia) alle dipendenze di un imprenditore che li aveva assunti per farli lavorare nella sua azienda in Svizzera. Nessuno sapeva che i lavoratori, una volta tornati in Italia dopo una giornata di lavoro, rimanevano all’interno del capannone dove erano state ricavate alcune stanze abusive a dir poco spartane. L’intera vicenda l’abbiamo ricostruita in questo articolo.
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