Freedom Fighters, chiude con la figlia di Bob Kennedy la mostra sulla battaglia per i diritti civili
La Figlia dello statista statunitense, noto per le sue battaglie per l'umanizzazione dell'economia e per i diritti civili, ha incontrato alcuni giovani liceali, e chiuso il mese di esposizione
"Go to school, and change the world": con queste parole Kathleen Kennedy ha congedato i ragazzi del liceo scientifico Ferraris di Varese, che hanno incontrato la primogenita del senatore americano e Philip T. Reeker, Console Generale degli Stati Uniti d’America a Milano.
La Figlia dello statista statunitense, noto per le sue battaglie per l’umanizzazione dell’economia e per i diritti civili ha conversato piacevolmente con i giovani liceali, "giocando" con loro a simulare dei comporatmenti per la difesa dei diritti civili e commentando l’attività: «Sono giovani, possono non concoscere i fatti storici, ma non importa: perchè loro devono occuparsi dei fatti che accadono oggi». Insieme hanno ripercorso le tappe del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti e affrontato il tema dell’educazione ai diritti umani, con particolare riferimento alle tematiche riportate nel manuale educativo del Robert F. Kennedy Center, "Speak Truth to Power", da anni adottato in molte scuole della città.
«La mostra “Freedom Fighters” ci ricorda che il Coraggio è un bene ancora più raro dell’essere valorosi in battaglia o di una straordinaria intelligenza – ha spiegato Kathleen Kennedy Townsend – Vedere queste foto ci ispira a fare le scelte più difficili in nome della giustizia». La mostra “Freedom Fighters. I Kennedy e la battaglia per i diritti civili”, è esposta dal 13 ottobre scorso al Borgo di Mustonate di Varese ed è ormai arrivata alla chiusura: «E’ stata una bella esperienza incontrare i visitatori di Varese: ascoltare i commenti, osservare gli sguardi, condividere le emozioni e vedere riscoprire il coraggio e la speranza in un futuro migliore» ha commentato Francesco Aletti Montano, consigliere d’amministrazione del Robert F. Kennedy Center Europe e patron del Borgo di Mustonate, sede varesina dell’esposizione.
«La nostra Costituzione afferma che "noi, il popolo degli Stati Uniti, in modo da formare una più perfetta unione…". Questa mostra ci ricorda che il processo è ancora in atto, che siamo ancora lontani dal raggiungere perfezione. Il ricordo della battaglia condotta da John e Robert Kennedy, Martin Luther King Jr, ci sprona a continuare la battaglia in nome della libertà e della giustizia persiste…» E’ stato invece il commento di Philip T. Reeker, Console Generale degli Stati Uniti d’America a Milano.
La mostra, che ripercorre il lungo e difficile cammino del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, e il ruolo dei fratelli John e Robert Kennedy in questa battaglia, dopo il successo di Firenze e Milano ha avuto un grande successo anche a Varese: nel Salone delle Scuderie del Borgo sono arrivati più di cinquecento visitatori. Grazie anche alla collaborazione con le scuole locali, in particolar modo con il Liceo Scientifico Statale “G. Ferraris” e il Liceo Classico “E. Cairoli” di Varese, sono state organizzate numerose visite guidate per sensibilizzare gli studenti sul movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Ora la mostra si sposterà, il 22 novembre, alla Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia, dove rimarrà in esposizione fino al 18 gennaio prossimo.
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