In giallo contro il razzismo, torna la campagna su diritti umani
Il coordinamento migranti lancia l'allrme: "in questi ultimi mesi è tornato nel paese lo spettro della xenofobia” e per il 10 dicembre lancia l'iniziativa: "indossate qualcosa di giallo"
“In questi ultimi mesi è tornato nel paese lo spettro della xenofobia”. Nel lanciare la nuova campagna contro il razzismo il Coordinamento Migrante lancia l’allarme: “Il peggioramento della situazione economica e quindi della condizione sociale sta dando luogo alla lotta tra poveri, dove è facile trovare tra i più marginali il capro espiatorio da colpire. Naturalmente è lo straniero, soprattutto nella condizione di profugo, a cui si addebita la sottrazione di risorse, che dovrebbero invece essere utilizzate per i bisogni sociali dei nativi. In questa situazione il Coordinamento Migrante trova un motivo in più per richiamare con forza i valori che stanno alla base della nostra convivenza civile ed in particolare quelli sanciti nella dichiarazione dei diritti dell’uomo”. Anche quest’anno, il 10 dicembre, ne cade l’anniversario, che il Coordinamento Migrante vuole di nuovo riproporre alla cittadinanza, come negli ultimi anni passati, con la propria campagna di “Mettiti in giallo contro il razzismo”.
È la proposta di un piccolo gesto, che richiama però grandi valori. Quest’anno la campagna sarà propagandata anche tramite l’affissione di manifesti nel comune di Varese e Busto Arsizio, che chiederanno di indossare qualcosa di giallo, inviandone la foto all’indirizzo mail del coordinamento o facendosi un selfie usando l’hashtag #ingiallovarese.
Accanto alla campagna ricorrente, il Coordinamento Migrante propone anche uno spettacolo in collaborazione con la bottega equo solidale di Varese "Mondi Possibili", che si terrà domenica 30 novembre, presso la Cantina CoopUF (sotto il Twiggy) a Varese, via De Cristoforis, alle ore 21, all’interno della rassegna cinematografica Un Posto nel Mondo.
Si tratta di un monologo teatrale, RIDIRWANDARIDI, RACCONTI DI UN BAMBINO SILENZIOSO, interpretato da Elisa Canfora.
Lo spettacolo tratta di vicende di bambini, adulti, intere famiglie la cui vita è stata spezzata o irrimediabilmente sconvolta dal conflitto etnico che si scatenò in Rwanda nell’aprile del 1994.
È un monito per capire le storie che muovono tanti profughi che arrivano sulle nostre coste a chiedere accoglienza, ma anche per capire quali conseguenze possa avere la progressiva perdita di fiducia nel “diverso”, fino a concepirlo solo come nemico da eliminare. E’ un appello a non abbandonare mai i valori democratici fondanti della nostra società e della nostra civiltà.
Alla fine della serata la bottega Mondi Possibili offrirà una degustazione di panettoni, pandori e cioccolato equo solidali.
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