Lo strano caso dell’ufficio tributi

Dopo anni di proteste di cittadini e dipendenti era stato deciso l'intervento di ristrutturazione ma lo spostamento provvisorio al primo piano è diventato definitivo e i soldi della ristrutturazione verranno usati per altro

E’ uno dei misteri più curiosi di Palazzo Gilardoni, l’ufficio tributi. Per anni tutti gli organi di informazione locali hanno denunciato, a più riprese, la sua curiosa ubicazione con quella rampa per i disabili che ne permetteva l’ingresso e quella assurda rampa di scale stretta e angusta che impediva al disabile che aveva appena usato la rampa, di accedere all’ufficio. Finalmente, a dicembre 2013, l’amministrazione comunale decide di intervenire con una delibera che stanzia 250 mila per ristrutturare l’ufficio e sposta temporaneamente al primo piano il personale e il relativo servizio. E’ di questi giorni, invece, una delibera che revoca la delibera precedente, trasforma da provvisorio a definitivo lo spostamento dell’ufficio tributi al primo piano, e sposta i 250 mila euro di intervento su altri immobili comunali.
Viene da chiedersi come mai si sia deciso solo ora di traslocare l’ufficio al primo piano (accessibile anche ai disabili grazie all’ascensore) dopo anni e anni di lamentele da parte dei cittadini. L’ufficio, infatti, oltre ad essere inaccessibile ai disabili era anche scomodo per i cittadini normodotati che spesso dovevano stazionare per ore sulle scale in attesa del loro turno. Per smuovere una situazione che sembrava impossibile da modificare si è dovuti arrivare allo svenimento di un’impiegata e alla denuncia dei sindacati per le condizioni igieniche disastrose dei locali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2014
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