Montagne russe indigeste alla Unendo Yamamay

Prestazione negativa in Champions a Mosca per le farfalle che vincono il primo set ma perdono 3-1 il match. Biancorosse troppo discontinue per espugnare il campo della Dinamo

Sono montagne russe le partite della Unendo Yamamy Busto Arsizio. A momenti di buon gioco, infatti, si alternano momenti di black-out che costringono le ragazze di Parisi a inseguire le avversarie per non creare un distacco irrecuperabile. E così, nella seconda giornata della Champions League, le ragazze di Busto falliscono l’impresa moscovita e perdono l’incontro con un 3-1 (22-25, 25-21, 25-15, 25-19) derivato dalla loro discontinuità in campo. Perdura – e lo ripetiamo da tempo – la scelta di Wolosz di non utilizzare il gioco veloce da posto tre e si nota come di partita in partita le avversarie siano sempre più consapevoli di questo modus operandi. Male anche Marcon che stavolta in più di un’occasione finisce in panchina; brave invece Diouf (43% e top-scorer per le farfalle con i suoi 24 punti) e Havelkova (33% e un muro), terminali offensivi delle farfalle. Piace anche Lyubushkina (12 punti, 57% attacco e 3 muri) nelle poche volte che viene chiamata in causa e al solito, applausi per Leonardi, sempre sui palloni. Le farfalle però subiscono il muro avversario (18 quelli russi contro i soli 9 italiani): come si è visto anche in avvio di campionato le giocatrici di Parisi hanno dimostrato di avere ancora da lavorare su questo fondamentale. Tra le russe, buona la prestazione di Obmochaeva (21 punti, 43% offensivo). Adesso le ragazze di Busto dovranno recuperare in fretta l’amarezza per la scarsa prestazione e prepararsi al match di domenica a Casalmaggiore.

(Diouf è ancora una delle note positive in casa Busto)


LA PARTITA
– Parisi si affida a Wolosz in regia, Diouf opposta, Marcon e Havelkova in attacco, Lyubushkina e Pisani al centro. Inizia bene Busto con Diouf che ha da subito il braccio caldo e potente. Si procede punto fino al 16 pari, poi sono le farfalle a prendere in mano la partita. Sul 19-20 Parisi mette in campo Degradi per Marcon ed è proprio la nuova entrata, senza paura, a mettere a terra il 21-22 e il 22-23. Ci pensa poi Wolosz a chiudere il set per 22-25. Inarrivabile in questo scorcio Diouf che fa segnare 92% positivo in attacco.
Il secondo parziale si apre con la presenza in campo di Degradi ma la Dinamo parte forte con i muri di Markoca e Marchenko. Le farfalle non demordono e la buona prestazione di Degradi e Lyubushkina le portano in vantaggio per 6-8. Il servizio di Morozova però mette in seria difficoltà la ricezione bustocca e le russe allungano (11-8) in un "elastico" che poco dopo regala un recupero delle ragazze di Parisi che si riportano in parità sul 17. Da quel momento è un combattimento punto a punto tra le due squadre ma i muri di Obmochaeva e di Moroz spianano la strada alla vittoria del set per 25-21.
Uno a uno complessivo e terzo parziale che si apre ugualmente in equilibrio, anche se le russe si portano leggermente avanti per 8-5. Anche questa sera Lyubushkina dimostra di avere nelle sue mani un servizio capace di mettere in difficoltà la difesa moscovita. Le farfalle però non riescono a imprimere il ritmo e a essere incisive in attacco per recuperare terreno nonostante sia buono il lavoro in difesa di Leonardi, sempre attenta alla direzione degli attacchi avversari. Sul 14-10 Parisi chiama il time-out per dare qualche indicazione alle sue, e in particolare si concentra sulla posizione a muro di Pisani. Si rivede Lyubushkina ma la squadra di coach Poskopaev appare molto determinata. Durante il time-out tecnico Parisi chiede maggiore calma e concentrazione, ricorda quale deve essere il giusto atteggiamento per recuperare terreno ma non c’è niente da fare e non bastano neppure gli ingressi di Michel per Pisani e Perry per Diouf. Le rrusse infatti dilagano e si aggiudicano il parziale per 25-15.

IL FINALE – Sull’onda del set precedente, parte male il quarto con Busto sotto per 2-0 e Marcon che rimedia un cartellino giallo per troppe proteste a seguito di una decisione dubbia dell’arbitro sull’attacco della Lyubushkina (l’arbitro aveva ragione ndr). Il muro delle russe diventa implacabile anche sugli attacchi di Diouf, argomento del timeout di Parisi sul 6-1. Le farfalle però sembrano aver perso totalmente la concentrazione e così sul 9-1 Parisi inserisce Rania per una deludente Marcon. Ma non è solo la capitana a steccare come dimostra il punteggio di 15-5 pochi munuti dopo, con Wolosz che si ostina a non usare il posto tre e a sovraccaricare Diouf e Havelkova. L’attacco di Busto diventa via via sempre più prevedibile e la Unendo resta in partita solo grazie a qualche errore di troppo della formazione russa (16-9). Parisi chiede di sfruttare il momento negativo delle avversarie e finalmente loro non lo deludono, macinando punti preziosi per portarsi sul 21-17. Ma dura poco: la Unendo spreca palle facili e regala alle moscovite il 25-19 e la vittoria.

LE INTERVISTE
Michel: "Abbiamo perso lucidità col passare dei set, ma non credo che loro siano imbattibili o troppo forti. Ci hanno messo in difficoltà col un ottimo servizio e spesso non abbiamo potuto giocare come avremmo voluto".
Havelkova: "La partita è cambiata quando il loro livello di servizio è salito: abbiamo avuto meno palle perfette da giocare, ma devo dire che abbiamo anche iniziato ad adagiarci e a commettere troppi errori. Voglio anche rimarcare che alcune decisioni arbitrali ci hanno sicuramente sfavorito, soprattutto quella sul 20-20 del secondo set su un mio attacco sicuramente toccato, ma giudicato out. In ogni caso, diamo appuntamento alla Dinamo a Busto Arsizio. Lì sarà diverso".
Parisi: "E’ stata una partita che avevamo iniziato molto bene, soprattutto con il nostro servizio, che ci ha permesso di lavorare con efficacia anche negli altri fondamentali, con un muro-difesa molto ordinato. Poi il livello della battuta è calato e la Dinamo ha avuto spesso la possibilità di giocare con palla in mano e con attaccanti così forti diventa poi difficile trovare le contromisure. Nel quarto set, complice un loro calo, siamo riuscite a rientrare, ma dovevamo essere più decise nel momento clou del recupero. In ogni caso ho visto la squadra in crescita, non è facile giocare contro questa Dinamo".

LEONARDI GREEN – 
A fine ottobre, Zoran Avramovic, il Marketing Advisor della CEV, ha illustrato a Vienna l’iniziativa “Green Way”, che prevede l’utilizzo di un nuovo pallone gialloverde e l’introduzione della maglia da gioco verde per il libero per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del rispetto dell’ambiente. La CEV si fa portavoce di un progetto per salvaguardare la Terra e lo fa attraverso uno sport come la pallavolo tra i più seguiti a livello mondiale. “Proteggiamo il nostro pianeta terra!” è il messaggio della CEV 2015.

Dinamo Moscow – Unendo Yamamay Busto Arsizio 3-1 (22-25, 25-21, 25-15)
D. Mosca: Morozova 7, Goncharova ne, Malova ne, Markova 18, Marchenko 11, Obmochaeva 21, Vetrova, Kosianenko 2, Fateva ne, Tretyakova, Nazarova, Moroz 12. All. Podkopaev.
Busto Arsizio: Lyubushkina 12, Degradi 4, Rania 3, Michel 3, Leonardi (L), Marcon 1, Perry, Camera, Diouf 24, Wolosz 4, Havelkova 12, Pisani 4. All. Parisi.
Arbitri: Murulo (EST) – Krticka (CZE)
Note. Dinamo Mosca: battute errate 7, vincenti 7, muri 18. Busto Arsizio: battute errate 9, vincenti 4, muri 9. Durata set: 27’ 27’ 23’ 28’. Spettatori: 1700

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Pubblicato il 26 Novembre 2014
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