Capo d’Orlando abbatte la Openjobmetis a suon di bombe

Ritorno amaro al PalaFantozzi per PozzeccoL'Upea supera 84-71 Varese, ma domina la gara sin dai primi minuti, toccando anche i 26 punti di vantaggio. Inutile il tentativo di rimonta dei biancorossi nell'ultimo quarto

Brutta sconfitta per la Openjobmetis, che a Capo d’Orlando gioca solo nell’ultimo quarto, cercando di riaprire una gara che ha preso la via della Sicilia troppo presto. Ritorno quindi amaro al PalaFantozzi per Gianmarco Pozzecco. Sempre avanti l’Upea, che ha trovato facili giochi d’attacco contro una difesa biancorossa apparsa questa sera troppo tenera, anche se i siciliani hanno tirato con il 54% da tre (13 su 24). Si chiude così nella maniera peggiore il 2014 della Pallacanestro Varese, che a questo punto sembra dover abbandonare l’idea final eight di Coppa Italia. Troppo molli in difesa e troppo scontati in attacco; i biancorossi si sono affidati troppo al tiro dalla lunga, con Rautins freddissimo (1 su 7) e un complessivo 7 su 28 che ben spiega la serata storta di Robinson e compagni. Nel quarto e ultimo periodo la Openjobmetis ha cercato di riaddrizzare la gara e con un sussulto di orgoglio, con in campo Callahan e Okoye, si è portata fino a otto punti di distacco, ma Archie ha prontamente spento gli animi varesini con una tripla “spezza gambe”  a due minuti dalla sirena finale. I dati sulla valutazione sono da bocciatura piena per i biancorossi, con Daniel a quota zero – così come i punti fatti – e Rautins addirittura autore di una prestazione da -3. Che l’anno nuovo porti consiglio alla truppa di Gianmarco Pozzecco, che scenderà in campo già il prossimo 4 gennaio, ospitando al PalaWhirlpool Pistoia.

COLPO D’OCCHIO – “PalaFantozzi” pieno in ogni ordine di posto per abbracciare il ritorno a Capo d’Orlando di Gianmarco Pozzecco. Presenti in Sicilia anche una ventina di cuori biancorossi, compreso il ciclista varesino Ivan Santaromita. “Teddy Bear Toss” anche al palazzetto dell’Orlandina, con i peluches lanciati in campo al primo canestro dell’incontro, la tripla di Archie.

PALLA A DUE – Coach Pozzecco non cambia: in cabina di regia resta Deane, mentre Robinson parte dalla panchina. Rautins, Eyenga, Diawara e Daniel completano il quintetto biancorosso. Per l’Upea coach Griccioli deve fare a meno di Burgess, e il quintetto iniziale vede Henry e Hunt a formare l’asse play-pivot.  

LA PARTITA – I primi minuti si giocano punto a punto, ma presto l’Upea inizia ad alzare i ritmi; Archie e Freeman trovano il canestro senza grosse difficoltà, iniziando a mostrare che sarà una serata felice dalla lunga distanza per l’Orlandina. Alla prima sirena i siciliani sono avanti 27-13 e i due americani sono già in doppia cifra. Varese fatica a trovare la via del canestro, la palla non gira in attacco come dovrebbe e le mani biancorosse sono estremamente fredde. Il copione non cambia nel secondo parziale: Henry trova varchi tra le maglie varesine ad ogni penetrazione e l’Upea trova il massimo vantaggio sul +16. L’ingresso di Callahan – questa sera forse il migliore tra i biancorossi – dà un po’ di mordente alla Openjobmetis, che prova a rifarsi sotto, ma l’Orlandina continua a essere in serata buona e prima dell’intervallo costruisce il massimo vantaggio sul 48-29. Netto il divario nelle percentuali al tiro, con i biancorossi che tirano sassate, mentre ogni tentativo di Soragna e compagni sembra diretto al fondo della retina; la differenza però la fa soprattutto l’intensità con cui le due squadre affrontano la gara: sfrontata e tosta l’Orlandina, molle e svagata Varese.

Al rientro in campo Robinson e compagni dovrebbero cercare la reazione, invece è Capo d’Orlando a tenere in mano la gara e allungare fino al +26 con Basile che rincara la dose con una paio di triple “ignoranti” marchio di fabbrica del brindisino. La Openjobmetis recupera qualche pallone e fa qualche break, ma alla terza sirena l’Upea ha un vantaggio rassicurante: 65-40. Nell’ultimo quarto Varese ci mette quanto meno impegno, si rimbocca le maniche e cerca l’impresa, con Callahan autore di un paio di triple pesanti e le maglie difensive che finalmente si chiudono come dovrebbero. Robinson è a tratti troppo frenetico, ma recupera palloni e guida qualche buona transizione che permette a Varese di firmare un parziale di 16-3 che la riporta fino al -8. Griccioli non perde tempo e chiama time out per riportare ossigeno nei polmoni e nella testa dei suoi e Capo d’Orlando trova un paio di giocate dalla lunga distanza con Basile ed Archie che chiudono i sogni di rimonta biancorossi. Alla sirena finale il punteggio è di 84-71, un risultato netto, che forse non racconta veramente la gara del PalaFantozzi, che ha visto due squadre opporsi con voglia e atteggiamento agli antipodi. Complimenti a Capo d’Orlando, ma coach Pozzecco avrà molto da lavorare da qui alla prossima partita, il 4 gennaio contro Pistoia.

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Pubblicato il 29 Dicembre 2014
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