La Cremonese ribalta la Pro Patria
I tigrotti passano in vantaggio fortunosamente nel primo tempo, rimangono in dieci per l'espulsione di Ulizio e si fanno rimontare nella ripresa dai grigiorossi di mister Giampaolo per il 3-1 finale
Inizia male l’avventura di Marco Tosi sulla panchina della Pro Patria. I tigrotti perdono 3-1 in casa della Cremonese nel posticipo della diciassettesima giornata di campionato al termine di una gara che si era messa bene per la Pro grazie all’autogol dell’ex Gambaretti, ma cambiata radicalmente dall’espulsione di Ulizio nel finale di primo tempo. Già nella prima frazione i tigrotti non avevano mostrato grandi cose, passando in vantaggio senza andare nemmeno una volta al tiro, ma nella ripresa, con l’uomo in meno, i biancoblu sono crollati sotto i colpi di Brighenti e Di Francesco, protagonista della gara con una doppietta. Tanti i punti di domanda che rimangono senza risposta per mister Tosi quindi, che settimana prossima avranno un’altra sfida difficile contro il Venezia allo “Speroni”.
FISCHIO D’INIZIO – La Pro deve fare punti in un campo ostico come lo “Zini” e soprattutto contro una formazione che sembra aver lasciato alle spalle il momento peggiore. Mister Tosi cerca di raccogliere il massimo dal suo esordio sulla panchina tigrotta e schiera un 4-2-3-1 con Gerolino terzino sinistro, Ulizio e Cannataro a comporre la linea mediana e il tridente composto da D’Errico, Giorno e Candido alle spalle dell’unica punta Serafini. La Cremonese di mister Giampaolo invece scende in campo con il 4-3-3 con l’ex Palermo al posto dell’infortunato Jadid a centrocampo, mentre nel tridente Brighenti viene supportato da Di Francesco e Kirilov.
IL PRIMO TEMPO – Inizia senza troppi sussulti la gara, con la Cremonese che gestisce la palla e la Pro che si difende con ordine. I grigiorossi attaccano soprattutto la fascia destra dei tigrotti, dove Guglielmotti soffre Kirilov. Non arrivano rilevanti azioni da gol, ma alla prima la Pro Patria passa: al 26′ Guglielmotti mette in mezzo un pallone senza troppe pretese, Gambaretti e Galli non si capiscono e il difensore mette in rete per il più classico delle autoreti. La Cremonese prova a reagire subito, ma la difesa della Pro non lascia spazi e Melillo è sempre molto sicuro in presa alta. Con il passare dei minuti però gli attacchi dei grigiorossi si fanno più pressanti e al 38’ Di Francesco, dopo aver anticipato Lamorte, calcia da buona posizione sull’esterno della rete. Nel finale succede di tutto: al 45’ Kirilov spreca da ottima posizione una palla gol mandando alto a tu per tu con Melillo, poi Ulizio si fa espellere per una manata di reazione lasciando i suoi in dieci e cambiando con un gesto ingenuo il volto della gara.
LA RIPRESA – Sopra di un uomo, la Cremonese si lancia subito all’attacco, ma nei primi minuti la difesa della Pro regge bene il colpo. La prima occasione arriva al 7’, con il sempre ficcante Kirilov, che controlla bene in area, ma di sinistro non trova lo specchio della porta. I tigrotti faticano e non riescono ad uscire dalla metà campo difensiva; all’11’ di Francesco prova a sorprendere Melillo con un tiro dalla distanza, alzato sopra la traversa dal portiere biancoblu. La Cremonese continua a spingere e dopo un primo tentativo al 14’ con ancora Melillo impegnato alla parata, Brighenti riesce a siglare il pareggio al 17’: Kirilov sfonda a sinistra, il tiro del bulgaro viene respinto d’istinto dal portiere biancoblu, ma sulla respinta Brighenti non fallisce il tap in da due passi. La Pro Patria questa volta subisce il colpo e dopo tre minuti cade ancora: è il 20’ quando Di Francesco calcia di sinistro dalla distanza, trovando una fortunata deviazione di Lamorte che mette fuori causa Melillo per il 2-1. La gara in pratica finisce; la Pro Patria continua a non superare la metà campo, nonostante la sostituzione di mister Tosi di Moscati per Giorno – attaccante per centrocampista –, mentre la Cremonese gestisce bene il possesso palla abbassando i ritmi. Nonostante tutto i grigiorossi trovano anche il gol del 3-1 al 35’, ancora con Di Francesco, che aggancia una verticalizzazione di Palermo, salta Melillo con un pregevole pallonetto e mette in rete senza problemi. Nel finale non succede più nulla, la Pro è sulle gambe e i padroni di casa si accontentano di tre reti.
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