La Pro Patria scompare nella nebbia
Dopo un primo tempo equilibrato, i tigrotti subiscono due reti dal Venezia, che vince 2-0 e si porta a casa i tre punti. Secondo ko per mister Tosi in due gare
Altra sconfitta per la Pro Patria, che chiude il 2014 lasciando il passo 2-0 al Venezia non facendo così il regalo di Natale ai – pochi – tifosi dello “Speroni. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni, nella ripresa i lagunari ci mettono qualcosina in più dei tigrotti, segnando prima su rigore con Bellazzini – fallo ingenuo di Cannataro su Greco – e raddoppiando poi in contropiede con Magnaghi. La Pro ancora una volta non fa nulla per vincere e alla prima distrazione viene punita. L’attacco è troppo dipendente dalle giocate di D’Errico, che però è allo stesso tempo croce e delizia, prima con una giocata da applausi, poi con una palla persa per egoismo. Serafini appare appannato, ma l’espulsione nel finale è una punizione fin troppo severa e che lo terrà fuori fino alla trasferta di Sassari contro la Torres. Avrà tempo Tosi di fare i propri calcoli nelle festività natalizie, prima della prossima gara, il 6 gennaio 2015, in casa del Monza.

Il Venezia cerca continuità e mister Michele Serena, da otto gare alla guida dei lagunari dopo l’inizio stagione sotto Alessandro Dal Canto. Per gli arancioneroverdi 4-3-1-2 con Greco alle spalle di Raimondi e Magnaghi.
IL PRIMO TEMPO – La prima frazione non regala grandi occasioni. Ritmi bassi, tanti errori e difese ordinate non lasciano spazio al divertimento né al bel gioco. Bisogna aspettare il 20’ per la prima azione degna di nota: Esposito lancia Greco sul filo del fuorigioco, l’attaccante salta Melillo ma viene recuperato dalla difesa della Pro, poi Bellazzini non riesce e a ribadire in rete ben chiuso dai difensori tigrotti. Al 27’ c’è ancora lavoro per Melillo, che respinge un diagonale in girata di Magnaghi – bravo Cannoni a chiudere su Raimondi sulla ribattuta – mentre per il primo tiro della Pro bisogna attendere il 32’ con una conclusione di D’Errico al termine di un’azione personale che termina sopra la traversa. Nel finale si scaldano gli animi, ma l’unico ammonito è Serafini, che in diffida salterà la gara dell’Epifania contro il Monza.

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