Pozzecco: “Serviva una diversa aggressività”
Il coach della Openjobmetis prova a spiegare i tanti sentimenti provati al PalaFantozzi contro la sua ex squadra. «Sono contento degli applausi ricevuti, ma dispiaciuto della sconfitta per la squadra, i tifosi e tutta la città di Varese»
Una serata agrodolce per Gianmarco Pozzecco, che torna da ex al PalaFantozzi di Capo d’Orlando accolto dai dolci applausi dei tifosi orlandini, ma torna a Varese con l’amaro di una sconfitta pesante da digerire. In sala stampa il coach biancorosso prova a spiegare tutti i sentimenti di una partita che per lui non poteva essere normale: «È tutto molto semplice e abbastanza facile da commentare: è successo che per Capo d’Orlando si è visto dall’inizio che non era una giornata normale. I ragazzi dell’Upea hanno capito che c’era un clima particolare e hanno giocato forse un po’ sopra le proprie possibilità. Noi ci siamo sorpresi e abbiamo preso due sberle; abbiamo capito troppo tardi che per vincere dovevamo mettere in campo un’aggressività diversa da quella iniziale. Alla fine ci abbiamo provato però era troppo tardi, anche se a quattro minuti dalla fine ci ho sperato, quanto meno a giocarcela».

La Openjobmetis ora non avrà molto tempo per ricaricare le batterie. Il campionato continua senza sosta e al 4 gennaio il PalaWhirlpool aprirà nuovamente le porte per ospitare Pistoia. «Contiamo di recuperare a breve Kangur – spiega il Poz – e con lui, superando questo periodo natalizio torneremo a dare soddisfazione ai nostri sostenitori. In questo momento il mio unico grande pensiero va ai miei ragazzi, ai miei tifosi, a Varese che mi ama alla follia ed è un sentimento contraccambiato e spero di riuscire ad uscire da questo percorso con lo stesso rapporto che ho con i ragazzi di Capo d’Orlando. Spero di essere più determinante nella loro crescita».
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