Taglio ai finanziamenti, a rischio treni e bus
La battaglia sui conti che si sta combattendo tra Governo e Regione rischia di ricadere a cascata sugli enti locali e sui servizi di trasporto pubblico proprio nell'anno di Expo 2015
La battaglia sui conti che si sta combattendo tra Governo e Regione rischia di ricadere a cascata sugli enti locali minacciando la tenuta finanziaria di alcuni servizi tra i quali quello fondamentale dei trasporti pubblici. Le trattative sono in corso ma i tagli imposti dalla legge di stabilità, secondo quanto paventato da palazzo Lombardia, si tradurrebbero nel settore dei trasporti pubblici in 150 milioni di euro che verrebbero a mancare nel bilancio della Regione. In un anno, quello del 2015, nel quale il trasporto pubblico, oltre ai necessari interventi di implementazione per far fronte all’ordinario, si troverà ad affrontare anche il flusso straordinario di viaggiatori previsto per Expo 2015.
Il problema riguarda direttamente tutti i servizi di trasporto urbano ed extraurbano su ferro e su gomma ed è stato paventato per la prima volta nella conferenza dei servizi sul trasporto pubblico locale che si è svolta in settimana in Regione Lombardia con i rappresentati degli enti locali, gli operatori e le delegazioni sindacali. Il quadro è quello di una riduzione generalizzata che potrebbe mettere in discussione molte linee di autobus e complicare il servizio sui treni fin dal 1 gennaio del 2015 quando molti servizi di trasporto pubblico ripartiranno sulla base dei nuovi contratti.
Le ricadute saranno sugli enti locali, sulle tariffe e anche sul servizio che potrebbe essere razionalizzato in molte fasce di minor utilizzo ma comunque fondamentali. I primi ad alzare la voce sono stati i sindaci delle città e gli operatori dei trasporti in vista del prossimo incontro sul quale si farà maggior chiarezza fissato per il 10 dicembre in Regione.
La Giunta Maroni sta ora alzando i toni consapevole della trattativa aperto con il Governo: «il taglio è imposto dalla legge di Stabilità nazionale e non è certo una scelta della Regione», spiega Alberto Cavalli, assessore regionale ai Trasporti.
Dall’opposizione Alessandro Alfieri, segretario regionale del PD, interviene sul braccio di ferro tra Lombardia e Governo per sollecitare soluzioni che non ricadano su enti locali e cittadini: «si tratta ancora e, quindi, ci sono ancora margini di miglioramento – spiega Alfieri -. È certo, però, che ognuno deve fare la propria parte. Il Governo non può far ricadere tutto il costo dei tagli sugli enti locali: deve cominciare a dare il buon esempio riducendo gli sprechi nei propri Ministeri. D’altra parte, anche la Regione Lombardia può migliorare il proprio sistema evitando doppioni di trasporto pubblico su rotaia e gomma ma, soprattutto, mettendo mano alle partecipate dove arrivano ancora troppi fondi. Tagli, alla fine, ci saranno sicuramente, ma lavopriamo perché si limitino i danni ai cittadini in termini di aumenti di tariffe o taglio dei servizi».
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