L’appello del Crespi: “Fermiamo lo sfruttamento dei bimbi soldato”

Il 12 febbraio, decine di mani rosse si agiteranno per il liceo. L'iniziativa promossa e portata avanti dagli studenti di "BL. 250.000 i minori coinvolti nei conflitti di 35 paesi

Dal Liceo Crespi una iniziativa per sostenere la Red Hand Day Compaign, la campagna mondiale contro lo sfruttamento dei bambini-soldato, promossa dalla Coalizione Internazionale “Stop all’Uso dei Bambini Soldato!”.

Il 12 febbraio tante mani rosse si agiteranno per la scuola grazie all’organizzazione della classe 2BL che si è prodigata per diffondere notizie sull’evento e sulla campagna, autotassandosi per raccogliere il materiale (simboli, spille, pennarelli, cartelloni, tempera), e coinvolgendo gli altri studenti in un contesto che valorizza le azioni sociali di cittadinanza agita. Tutti gli studenti che aderiscono indosseranno un indumento rosso.
Secondo il  Rapporto Globale sui bambini soldato del 2008 sono più di 250.000 i minori che  prendono parte ai combattimenti in 35 Paesi – utilizzati sia da parte degli eserciti governativi, sia da parte di gruppi armati di opposizione ai Governi; ben 120.000 solo nel continente africano.

La maggioranza ha dai 15 ai 18 anni, ma alcuni hanno anche soltanto 10 anni e si registra una tendenza sempre più evidente verso un abbassamento dell’età media.

Afghanistan, Burundi, Ciad, Colombia, Costa d’Avorio, Iraq, Liberia, Myanmar, Nepal, Filippine, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sri Lanka, Sudan e Uganda, i Paesi nei quali si registra il numero più elevato di bambini e bambine-soldato.

La data del 12 febbraio non è casuale e coincide con l’entrata in vigore del Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati (Optional Protocol on Children in Armed Conflict – OPAC), già approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 maggio del 2000.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2015
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