“Tassa di soggiorno: dove sono gli investimenti per il turismo?”
È passato un anno da quando il Comune ha reso operativa la misura. Ora Federalberghi chiede riscontro sulle somme versate dagli albergatori. «La tassa crea una distorsione nel mercato e non porta benefici».
A distanza di un anno dall’introduzione da parte del Comune della "tassa di soggiorno" a Somma Lombardo , gli albergatori sommesi e Federalbeghi chiedono conto all’amministrazione comunale delle risorse incassate dal Comune e delle opere promesse a favore del turismo. «Non abbiamo visto nessuna miglioria e alle nostre richieste non è stata data risposta completa» denuncia Daniele Margherita, direttore di Federalberghi.
Somma Lombardo si trova alle porte di Malpensa: è l’unico Comune ad aver introdotto la misura della tassa di soggiorno, un particolare non da poco considerando che il territorio circostante (da Cardano al Campo a Lonate, da Gallarate alla sponda piemontese) offre anche altre sistemazioni alberghiere, senza contare la crescita dei bed & breakfast e i nuovi alberghi di catene internazionali costruiti direttamente dentro il sedime aeroportuale. Ed è per questo che per prima cosa – come due anni fa, ai tempi dell’introduzione della tassa – gli albergatori denunciano "una distorsione" di mercato a loro sfavore. «La competizione sui prezzi si scatena nei momenti di bassa crescita, anche solo qualche euro di differenza può contare molto» continua Margherita (nella foto: una manifestazione di lavoratori in un momento di particolare difficoltà del settore, nel 2012)
La tassa è entrata in vigore un anno fa, il 1° marzo 2014, dopo un lungo dibattito che aveva visto appunto le critiche degli albergatori (e non solo). L’importo da versare nelle casse del Comune (persona per notte) va dagli 0,25 euro degli albergi a 1 sola stella a 1,25 euro per i 5 stelle, mentre i bed&breakfast pagano 0,25 cents per ogni persona/notte (esentati invece ostelli e campeggi). «Non sappiamo a quanto ammontino complessivamente le risorse incamerate dal Comune, come vengano spesi questi soldi non è dato sapere» continua Margherita. «Il Comune non ci ha mai convocati per un confronto anche sulle opere». Federalberghi dice anche che – a fronte di una richiesta di accesso agli atti – non ha avuto «risposte puntuali» da Palazzo Visconti
«Il sindaco di Somma ha pubblicamente dichiarato di voler sostenere le attività economiche del settore alberghiero così duramente colpite dalla crisi: adesso serve passare ai fatti. Con la tassa di soggiorno si è andati fino ad ora esattamente in una direzione opposta».
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