Vasche in Valle: “Un progetto obsoleto e lontano dai cittadini”
I consiglieri di minoranza Catone e Brogin chiedono al sindaco Melis di coinvolgere i cittadini per un progetto migliore. E nel frattempo la pagina Facebook per salvare il protone sfiora i 400 like

«Tra tutti gli enti che il sindaco Melis dice di aver consultato, si è dimenticato dei cittadini». Commentano così i consliglieri di minoranza Stefano Catone (Una buona idea) e Lorenzo Brogin (Buongiorno Solbiate) le dichiarazioni che il Sindaco ha rilasciato nei giorni scorsi. «Nelle intenzioni del Sindaco – continuano Brogin e Catone – queste dichiarazioni giustificherebbero le scelte fatte per il progetto delle vasche in valle, però di fatto non fanno che confermare i dubbi riguardanti la bontà del progetto stesso».
Venendo alle questioni tecniche, «Non si tratta -spiegano- di un progetto di depurazione della acque come l’impianto di Gorla Maggiore, che viene citato a sproposito: gli stessi altri comuni della Valle definiscono con imbarazzo il progetto di Solbiate “maggiormente tradizionale” rispetto a quello di Gorla». L’area interessata è una fascia protetta proprio perché permette al fiume Olona di uscire dagli argini in caso di forti precipitazioni: «il problema non è quindi l’esondazione ma la realizzazione di opere in quell’area. Il prato del cotonificio non è l’unica area in prossimità della fognatura comunale. Eventuali costi aggiuntivi vanno valutati e non bocciati a priori perché l’impatto di un’opera di questo genere marcherà il territorio definitivamente».
«Quello però che più ci stupisce è l’atteggiamento del sindaco che si dichiara dalla parte dei cittadini a parole ma che poi in realtà tiene conto solo della propria volontà e del parere degli enti che la legge prevede di coinvolgere ignorando invece le perplessità che proprio alcuni cittadini hanno responsabilmente avanzato: non può essere la fretta e non possono essere unilaterali atti di imperio – concludono Catone e Brogin – a imporre la realizzazione di un progetto che una volta fatto starà lì per sempre, compromettendo un’area pubblica alla quale tutti i Solbiatesi sono affezionati». Nel frattempo il gruppo facebook nato per salvare il pratone del cotonificio continua a macinare like ed è arrivato a sfiorare quota 400.
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