Centrosinistra, Davide Sironi prepara la sua “lista del sindaco”
A sostegno del candidato sindaco del Pd si sta formando un'altra lista, per "controbattere" le quattro di Tarantino. Nel frattempo è ufficiale che ci sarà un sesto candidato, quello di Sinistra Unita

Sfuma l’accordo con la sinistra, ma Davide Sironi potrà contare su una lista “del sindaco” da affiancare al Pd. La mossa è stata studiata nelle ultime settimane e sta prendendo corpo in questi giorni. «Tra qualche giorno saprete tutto» si limita a dire telegrafico il candidato sindaco, impegnatissimo sul lavoro in attesa che la campagna elettorale entri nel vivo. Sironi non conferma, ma l’operazione è ormai a buon punto.
La corsa per le amministrative del 31 maggio – ed eventuale secondo turno del 15 giugno – a Samarate è partita ormai da tempo, con l’emergere delle (numerose) candidature: un centrodestra e un centrosinistra ben riconoscibili, l’ormai consolidata lista civica Città Viva, la più recente alleanza tra il gruppo di Luigino Portalupi e i “cattolici popolari” vicini a CL (entrambi i gruppi in rotta con l’attuale Forza Italia, ora trainata da Agorà di Nino Caianiello), il Movimento 5 Stelle.
Il sesto candidato sarà quello della lista Sinistra Unita per Samarate, che lunedì ha diramato un comunicato in cui annuncia la rottura e sottolinea le divergenze di linea politica (troppo renziana e centrista) e una sorta di “campagna acquisti” che i democratici avrebbero condotto, chiedendo ad alcuni giovani di confluire nella lista Pd. E invece nessun accordo: «Corriamo da soli, con un nostro candidato e una lista formata al 50% da giovani» conferma Andrea Panarotto, uno dei portavoce della sinistra. Il nome? Questione di una settimana o poco più, del resto la campagna elettorale è ancora lunga.
Nel frattempo, però, il Pd sta appunto portando a compimento la seconda lista da affiancare a quella dem. Una scelta sostenuta anche dalla segreteria provinciale, per allargare le fila della partecipazione fin dal primo turno, e per “controbattere” all’ampia alleanza (quattro liste) costruita da Leonardo Tarantino, il sindaco uscente che ha perso come si diceva due pezzi importanti di Forza Italia ma ha saputo muoversi con largo anticipo nel costruire la sua, di “lista del sindaco”. Certo, la presenza di tante liste non è garanzia di successo, ma il numero di candidati consiglieri è fattore da non sottovalutare, specie ora che il numero dei posti in consiglio comunale e quindi delle liste è stato ridotto ulteriormente.
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