Caja: “Vittoria di cuore per il pubblico”
Il coach della Openjobmetis Varese fa i complimenti alla squadra per il successo su Capo d'Orlando e spiega: "Cuore, volontà e applicazione difensiva ci hanno portato alla vittoria"
La Openjobmetis Varese vince in volata 80-73 la sfida contro l’Upea Capo d’Orlando e sale a quota 22 in classifica. Una partita non bella per lunghi tratti, complice anche l’assenza di obiettivi di classifica per entrambe le squadre.
Al termine della sfida il tecnico biancorosso Attilio Caja fa i complimenti ai suoi giocatori nonostante le diverse indisponibilità: «Partita vinta con grande cuore e grande volontà e applicazione difensiva. Quelli che erano stati i nostri due migliori delle ultime partite non erano utilizzabili: Eyenga non era disponibile, mentre Maynor non è stato bene anche prima della gara per un po’ di mal di stomaco e non era al meglio, come si è visto. Nonostante questo abbiamo fatto lavoro di squadra, tutti sono stati eccellenti e anche Lehto che non ha avuto buone percentuali, ha dato ritmo e sicurezza. Okoye ha fatto una partita favolosa, ma anche Callahan è stato molto importante per noi».
«Nel finale – afferma il coach varesino – si è vista la squadra: sotto di sei punti senza obiettivi di classifica, abbiamo dimostrato di avere mentalità, recuperando e sopperendo alle difficoltà facendo felice il pubblico. Ancora una volta deve dire bravi ai nostri giocatori. Jefferson alla fine non ha giocato molto perché ha bisogno di essere innescato e senza Maynor era difficile, mentre Callahan ha più punti nelle mani, anche dal perimetro e si è reso importante anche in difesa subendo uno sfondamento fondamentale».
Il coach di Capo d’Orlando Giulio Griccioli spiega l’andamento della gara condannando le scelte difensive dei suoi nel finale: «Onestamente avevamo fatto una partita più che buona, qualcosa è andato meglio, qualcosa peggio, ma tutto sommato è stata una prova positiva. Abbiamo sofferto il pick’n’roll nel terzo quarto, ho cambiato difesa ed è andata bene, ma nel finale abbiamo concesso qualcosa di troppo e questo ha fatto la differenza».
«Purtroppo – continua Griccioli – nell’ultimo minuto abbiamo lasciato libero da tre il migliore tiratore della squadra avversaria e concesso una penetrazione a destra a Maynor che fino a quel momento non aveva visto palla. La nostra è stata una partita intensa, sapendo anche che Varese era una squadra molto fisica, abbiamo sofferto sotto questo aspetto, ma non possiamo pensare che fuori casa ci regalino falli a rimbalzo. Venire a Masnago a fare una partita del genere è comunque segno della nostra mentalità, che ci spinge a cercare la vittoria in ogni partita».
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