Busto Arsizio, missione compiuta. Un argento che vale oro

I draghi sono sicuri del secondo posto ad una giornata dalla fine del campionato

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Missione compiuta, con un giornata d’anticipo. Come a offrire la possibilità alla città di presentarsi in piscina con un abbraccio vigoroso e sereno per i draghi. Perché l’obiettivo è raggiunto: il secondo posto che significa orgoglio e porte aperte al futuro.

Il punteggio messo a segno dalla Busto Pallanuoto Renault Paglini ha un impatto duplice. Da una parte conferma il valore immenso dei ragazzi, che sono sì separati da sette punti dalla capolista, ma si sono lasciati alle spalle l’avversario al terzo posto – Varese – con otto, sonori punti di distacco. Dall’altra non può da solo far capire i sacrifici e la dedizione degli atleti bustocchi. Le difficoltà incontrate – prima di tutto la impossibilità ad allenarsi sempre tutti insieme – trasformate in un’occasione per diventare sempre più concentrati e capaci di dare il meglio nelle condizioni esterne.

Gojko Separovic è soddisfatto e non potrebbe essere altrimenti. Tra l’altro sorride, «in quattro campionati diversi abbiamo conquistato il secondo posto – e continua – Comunque la partita di sabato contro Milano 2 è stata una valanga di gol, poteva essere il record, ma a un certo punto ci siamo fermati».

Questo per rispetto. E anche per mettersi alla prova tutti: «Saporoso pareva un toro impazzito, aveva il fuoco addosso, era giusto però che ciascun ragazzo avesse la sua chance».

E’ questo lo spirito di Busto, che ha sfoderato i campioni di sempre e i nuovi talenti, con uguale fiducia, durante il campionato di serie C. Separovic si conferma sportivo fino in fondo, facendo i complimenti ai neo promossi: «La classifica rispecchia la qualità delle squadre. Per quanto riguarda Monza, se lo merita, questo primo posto. I giocatori sono rimasti compatti tutto l’anno e hanno avuto due rinforzi dalla serie B».

Sabato ultima partita in casa. E il futuro? «I giochi per questa stagione sono fatti, per l’avvenire cosa sarà non si sa» risponde il coach. D’accordo con il presidente Giorgio Bianchi. Quest’ultimo commenta a sua volta: «Godiamoci questo risultato. Quest’anno abbiamo dato il massimo in acqua, in condizioni non ottime per giocare».

Il pensiero corre a ogni incontro, a ogni ostacolo, per lo più superato brillantemente, ma preceduto dalla preoccupazione dell’assenza del tale giocatore o dell’allenamento che era stato parziale, per motivi di lavoro di diversi ragazzi. Non è stata una cavalcata spensierata, bensì un’occasione per ciascuno di crescere e far crescere la squadra.

Bianchi è fiero dei suoi draghi: «Ci credevano, non sono mai entrati in piscina tanto per giocare. Volevano raggiungere un obiettivo serio e ce l’hanno fatta». Quelli che tutti hanno temuto e rispettato, quelli che si sono fermati contro gli invincibili monzesi, ma riprendendo con uguale tenacia a combattere una volta visto sfumata ogni possibilità per la cima della classifica.

Per questo motivo, sabato 13 giugno alle 19, contro la Canottieri Milano, in piscina Manara gli atleti meritano un regalo speciale per il gran finale: la presenza massiccia dei bustocchi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2015
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