Paris (Pd): “Tra 9 mesi un nuovo sindaco”
Il segretario cittadino del Pd spiega gli indirizzi programmatici del partito in vista delle primarie

Mancano nove mesi alla scadenza dell’attuale Giunta della Città di Varese. Il primo Sindaco leghista, Raimondo Fassa, si insediò a Palazzo Estense nel lontanissimo gennaio 1993, dopo le elezioni amministrative del 13 dicembre 1992.
Dopo di lui sono seguite le amministrazioni a guida Fumagalli, uno e due (quest’ultima interrotta bruscamente nel 2005 con il conseguente commissariamento) e le successive amministrazioni “Fontana uno” e “Fontana due”, per un totale di circa ventitrè anni.
Saranno i cittadini di Varese, tra nove mesi, a dire se per altri cinque anni la nostra Città dovrà avere ancora un Sindaco della Lega ( si arriverebbe al “record” potenziale di ben ventotto anni consecutivi ! ) o se invece é arrivata l’ora di cambiare e di mettere alla prova un Sindaco proveniente da un’ altra area politica.
La nascita, tra nove mesi, di una nuova amministrazione, speriamo a guida PD, significherebbe prima di tutto “togliere la ruggine” a tutti quegli ingranaggi che, nell’apparato pubblico locale, da anni vanno ormai a rilento o si sono bloccati del tutto. E’ fisiologico che nell’ amministrazione comunale, dopo tanti anni senza ricambio e dove alla guida ci sono sempre gli stessi, chi ha raggiunto posizioni di rilievo tenda a mantenere tutto fermo, mentre le persone con il desiderio di innovare siano schiacciate o messe all’angolo. Energie che vanno liberate se si vuole rimettere in moto la nostra Città che é ormai ferma, ed anzi sta tornando paurosamente indietro a partire dal decoro urbano fino ad arrivare alla qualità dei servizi offerti ai cittadini.
La nascita, tra nove mesi, di una nuova amministrazione, sarà conseguenza di un lavoro politico coerente che il PD cittadino sta portando avanti da tempo, dopo avere lavorato a lungo sulle proposte programmatiche, che ora sono pronte, ed a seguito del percorso di ascolto e di confronto con le forze attive presenti in Città, le associazioni, gli imprenditori, i commercianti, i rappresentanti dei lavoratori, l’Università. La rappresentazione “plastica” di questo confronto si é avuta nell’incontro tenutosi alla Schiranna alla fine di giugno, in quella che gli organi di stampa hanno definito la “Leopoldina” di Varese, dove il tema é stato quello di “come far ripartire la Città” nei diversi ambiti di intervento, da quello economico a quello culturale, da quello urbanistico a quello sociale, da quello della vivibilità e dei servizi a quello sportivo.
Gli incontri con le altre forze politiche, per costruire insieme un’ ampia e solida coalizione di governo, si sono susseguiti a ritmi serrati negli ultimi mesi: ad ogni incontro sono stati fatti significativi passi in avanti, anche sulle questioni più strettamente politiche. Il discrimine per la costruzione della coalizione futura sarà per noi comunque il programma, le cui linee essenziali, concordate con i potenziali alleati, saranno poste alla base delle elezioni primarie per la scelta del candidato alla carica di Sindaco, che si svolgeranno in autunno.
Un appuntamento, quello delle primarie, che significa trasparenza, coinvolgimento dei cittadini e partecipazione e che, ne siamo certi, rappresenterà un passaggio politico esemplare per serietà e correttezza, un momento dove si potrà sentire un sapore vero di democrazia. Non é un mistero che il PD stia dialogando a fondo sui vari punti programmatici con le forze di opposizione presenti in questo momento in Consiglio Comunale, dal centro moderato sino alla sinistra istituzionale e con i movimenti civici, in particolare con Varese 2.0.
Non é un mistero che con queste forze si stia affrontando anche un’ attenta lettura della bozza di regolamento per le primarie di coalizione, in modo da arrivare ad affinare e condividere le regole di questo eventuale prossimo passaggio comune. Non é un mistero che il PD voglia costruire una coalizione il più possibile ampia ma allo stesso tempo solida e coesa, rappresentativa della società varesina e fatta di donne e uomini competenti, capace di affrontare con la necessaria forza e determinazione le sfide delicatissime che la nostra città dovrà affrontare nei prossimi anni per rilanciare la propria economia e la propria immagine.
Tutto questo a partire dal “fare”, cioé dal perseguire alcuni obiettivi chiari e ben definiti, punti cardine di un programma che andrà condiviso ed attraverso un nuovo metodo di approccio, basato sulle competenze e sull’onestà: 1) sistemazione e riqualificazione del comparto Caserma Garibaldi e Piazza della Repubblica; 2) riorganizzazione della macchina comunale, per migliorare i servizi ai cittadini, valorizzare le competenze e superare le inefficienze; 3) alleggerimento della pressione fiscale locale (a questo probabilmente contribuirà anche l’intervento del Governo guidato da Matteo Renzi, che ha annunciato, per il 2016, l’abolizione della tassa sulla prima casa); 4) valorizzazione della cultura e dell’Università come opportunità di sviluppo, anche economico, cittadino; 5) costituzione di una rete permanente di amministratori locali dell’area vasta varesina, con Varese come soggetto promotore e punto di riferimento, che si occupi delle questioni comuni in materia di ambiente, mobilità, urbanistica e servizi; 6) impulso al completamento della ferrovia Arcisate-Stabio (costituirebbe anche un importante servizio per tanti frontalieri varesini che lavorano in Svizzera) e al progetto di unificazione delle stazioni; 7) potenziamento ed allargamento, attraverso un lavoro “in rete” con le associazioni, dei servizi di assistenza, di integrazione e di prevenzione del degrado sociale; 8) rilancio dello sport varesino, ascoltando i bisogni delle associazioni e con un piano di ammodernamento degli impianti sportivi cittadini; 9) progettazione e realizzazione di un piano di tutela e di valorizzazione della bellezza presente nella nostra Città, che ci faccia dimenticare incuria e degrado degli ultimi anni.
Abbiamo nove mesi per presentare al meglio il nostro progetto ai cittadini di Varese: poi saranno loro a scegliere, come avviene in democrazia.
LUCA PARIS
segretario cittadino Pd
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