“Per il bar dell’Eremo, faremo un esposto alla magistratura”

Non contestano tanto i contenuti ma la forma. Piero Galparoli capogruppo di Liberi per la Provincia e Giuseppe Longhin capogruppo della Lega Nord  a Villa Recalcati ritornano sulla questione dell’Eremo di santa Caterina e del protocollo d’intesa a tre per la gestione del bar: « Come si fa ad affidare a un ente esterno un bene della Provincia, arredato dalla Provincia e di cui l’ente Provincia paga tutte le utenze, senza un regolare bando per l’assegnazione? L’affidamento dell’incarico alla Strada dei Sapori è un atto d’imperio assunto dal Presidente Vincenzi senza la minima trasparenza».

Al centro della polemica la nuova forma di gestione del punto di ristoro a Leggiuno, avviato lo scorso anno affidandolo all’Agenzia Formativa che coinvolgeva i suoi studenti in stage e tirocini curricolari. Un’esperienza positiva, che aveva ottenuto il plauso generale ma che non avrebbe potuto essere replicato per innovazioni nel settore della formazione professionale che rendono gravosa la gestione di un’attività commerciale esterna da parte dell’Agenzia.

Così, il presidente Vincenzi  ha imboccato la via della collaborazione coinvolgendo una onlus che si mette a disposizione con la sua esperienza per svolgere l’attività d’intesa con i centri di formazione. Tutti gli introiti andranno a pagare gli studenti in tirocinio e progetti di promozione territoriale: « Secondo noi ci sono gli estremi per rivolgersi alla Procura della Repubblica e sollevare la questione alla Corte dei Conti. Si parla tanto di trasparenza, poi, in un caso così delicato, si agisce senza la minima comunicazione…»