Il Movimento 5 Stelle fa le pulci alla maggioranza Tarantino
I tigli di San Macario, ma anche gli attriti interni al centrodestra, per esempio sul Piano di Diritto allo Studio
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento 5 Stelle Samarate, a firma del consigliere comunale Stefano Provasio
Utilizziamo con piacere gli spazi che VareseNews ci concede, anche perché la stampa locale, per evidenti limiti di spazio sulla carta, non riporta sempre per intero i ns.interventi, impedendo così al lettore di avere un quadro più completo su ciò che è accaduto in realtà, in questo caso, durante il consiglio comunale.
Giovedì sera all’apertura del consiglio comunale e subito dopo l’annuncio delle dimissioni dell’ex consigliere Celotto, abbiamo fatto qualche domanda al Sindaco su argomenti di attualità samaratese: aggiornamenti sulle eventuali novità dello “Sportello Amianto”, la situazione di degrado del parco di Villa Montevecchio subito dopo i lavori di ristrutturazione, la situazione della discarica a cielo aperto in via Agusta, un aggiornamento sulla posizione del comune nei confronti di ACCAM, del nuovo cda e delle nuove direttive e per finire, la richiesta di poter avere di nuovo un giornalino comunale anche mensile per le comunicazioni più importanti, quali ad esempio lavori ordinari e straordinari sul territorio(vedi via XXII Marzo, orari e servizi piattaforma ecologica, ecc..).
Dal nostro punto di vista il sindaco ha dato risposte molto vaghe confermando che su alcuni degli argomenti trattati non ci sono finora novità di rilievo e non sono state svolte attività particolari; probabilmente il tono delle risposte è stato determinato dalla modalità di presentazione dei quesiti e cioè che non abbiamo ritenuto di dover presentare delle interrogazioni in consiglio, anche perché lo scopo delle domande era tastare il polso sulla conoscenza dei problemi da parte della giunta. Però sul degrado di Villa Montecchio il Sindaco ha detto che della manutenzione del parco se ne deve occupare la Fondazione … quando va bene è merito dell’amministrazione e via con le foto di rito, mentre quando ci sono i problemi la colpa è degli altri.
Subito dopo l’intervento del Sindaco, ha chiesto la parola l’Assessore Macchi che ha risposto alle nostre domande! Se da una parte le risposte di Macchi potevano risultare più confortanti, meno confortante è stato il fatto che il suo intervento ha contraddetto totalmente le dichiarazioni del sindaco. Questo fatto accaduto durante il consiglio comunale, evidenzia che malgrado si tratti di due figure importanti che rispecchiano la maggioranza di governo e della giunta comunale, quali sono il sindaco e l’assessore, hanno dato l’impressione di parlarsi molto poco o quasi nulla su questi argomenti importantissimi, ma soprattutto hanno dimostrato uno scollamento progressivo ed inesorabile della maggioranza legato al fatto che non sono d’accordo nemmeno sull’operatività e sui risultati ottenuti, se di risultati possiamo parlare.
in relazione allo smaltimento amianto sui tetti di Samarate Macchi ha confermato che ci sono ancora centinaia di migliaia di metri quadrati da bonificare e conseguentemente da smaltire, ma questo lo sapevamo già, quello che volevamo sapere era se il comune ha preso delle misure per aiutare i privati cittadini a smaltirlo dal proprio tetto, perché se è vero che il privato è responsabile del proprio tetto il Comune è responsabile della salute di tutti i cittadini, anche di quelli che l’amianto sul tetto non ce l’hanno.
la seconda questione che ha evidenziato la progressiva dissociazione nei contenuti delle proposte della maggioranza, è stata quella della nomina delle commissioni e della immediata esecutività. dopo che la minoranza ha parlato chiaramente di un’azione illegale legata al fatto che lo statuto dice una cosa ed il regolamento un’altra, anche Montani, consigliere di maggioranza per FI, si è fortemente schierato contro la richiesta della propria coalizione ed essendo profondo conoscitore della materia giuridica ha spiegato perché questa cosa non può essere fatta, anche perché il Comune sta ancora aspettando la risposta del Prefetto in relazione alla modifica dello statuto. I toni accesi della discussione hanno fatto capire che Montani non era assolutamente d’accordo con i suoi, confermando che non avrebbe mai dato un voto di fiducia solo per far passare la mozione; così è stato ma solo a metà, perché se è vero che di lì a poco sia Garofalo che Montani hanno votato contro la nomina delle commissioni, subito dopo hanno votato a favore del immediata esecutività, contraddicendo a pieno quanto detto pochi minuti prima, ma dando i voti necessari per l’approvazione … praticamente “non sono d’accordo ma mi adeguo”.
Il proseguimento del Consiglio Comunale il venerdì non è stato molto diverso dalla sera precedente. Il grosso della bagarre si è giocato sul campo del Piano per il diritto allo studio presentato dall’Assessore Monti , per alcuni ricco di contenuti e di buona volontà ma povero di dati e numeri esaustivi in particolare attesi per i progetti presentati dall’istituto comprensivo di Ferno per le scuole di San Macario.
“Tutto e il contrario di tutto” è arrivato dal Sindaco Tarantino che probabilmente si è risentito della mia richiesta di poter avere i dettagli di spesa alle voci riportate molto genericamente sui progetti dicendomi che lui, all’inizio della carriera politica, le informazioni se le sudava andando a scartabellare in comune i relativi argomenti …. Francamente ero convinto che avrei potuto usufruire degli archivi comunali nel caso di interrogazioni o mozioni a nome del mio gruppo e non che fossi obbligato ad informarmi su ciò che devono presentare gli altri, assessori o consiglieri che siano, andando a scartabellare negli archivi comunali per cercare documentazioni inerenti a delibere o mozioni presentate da altri.
A seguito delle seguenti critiche del Consigliere Bossi e del PD, sulla scarsità di dati della dote scuola, il Sindaco ha confermato che negli anni precedenti la discussione era più mirata perché la discussione si faceva su dati e numeri certi (tutto e il contrario di tutto).
Come la sera precedente il Consigliere FI Montani è andato all’attacco, duramente e aspramente, criticando l’operato dell’Assessore Monti per la mancanza di informazioni sul Piano dei Progetti scolastici, evidenziano la differenza rispetto agli anni precedenti ma subito dopo, ha votato per il Piano del diritto allo studio e per la sua immediata esecutività; è altresì vero che la scuola inizia la prossima settimana e non era il caso di mettersi di traverso proprio ora rispetto alla maggioranza di cui fa parte.
Per curiosità, utilizzando il web, ho cercato i dati degli anni precedenti in relazione al diritto allo studio; seppure non in maniera esplicita, ho potuto constatare che annualmente venivano modificate date ed importi ma le voci erano pressoché identiche ed inoltre ho constatato che il dettaglio delle voci era limitato rispetto a quanto riportato nell’attuale; per questo mi sarei aspettato un appoggio più forte della maggioranza e soprattutto del sindaco che ha dato l’incarico di assessore a Monti. Non dimentichiamo che sia Monti, sia Montani, sia i consiglieri di “Samarate Città Viva” erano presenti in consiglio comunale negli ultimi 5 anni, seppur con mansioni differenti per alcuni, quindi a conoscenza delle attività dell’assessorato in questione che ha lasciato molte perplessità soprattutto per i diretti interessati: genitori, docenti, alunni. Un consiglio che ci sentiamo di dare alla maggioranza è quello di approfondire meglio in sede di pre-consiglio quanto si andrà a discutere dopo, per evitare queste brutte figure.
Come abbiamo anticipato all’inizio del mandato, noi siamo all’opposizione per questioni politico-elettorali, ma non tiriamo da nessuna parte; siamo con chi lavora e vuole migliorare la nostra città, da qualsiasi parte stia. La questione che noi abbiamo sollevato è molto diversa da ciò che è successo in passato: noi chiediamo relazioni su obbiettivi e risultati, gradimento da parte di alunni/insegnanti, verifiche sulle motivazioni di richiesta dei contributi ed il fatto che questi soldi debbano essere spesi punto e basta non ci soddisfa, siamo cittadini e vogliamo sapere dove finiscono i nostri soldi.
Crediamo che nelle precedenti commissioni si discuteva senza le adeguate informazioni o materiale di raffronto esattamente come è successo giovedì e venerdì, ma con meno clamori.
Sulla questione dei Tigli di Via XXII Marzo abbiamo deciso di accelerare i tempi per radunare la commissione ambiente; come sapete pur avendo formalmente acceso la miccia sulla questione, ci siamo tirati indietro quando abbiamo capito che i cittadini avrebbero portato avanti da soli la questione, avendo creato un momento di coinvolgimento che nel nostro comune non si era mai visto; per questo abbiamo chiesto che i cittadini non solo debbano essere ascoltati, ma in qualche modo devono avere la possibilità di incidere praticamente sulle future decisioni relative ai lavori e alla salvaguardia degli alberi che seppur non certificati, hanno un valore ambientale, morale e storico innegabile.
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