Primo giorno di scuola nelle “nuove” scuole Gerolamo Cardano
L'edificio di via Checchi, abbandonato da alcuni anni, è stato ristrutturato per 100mila euro e accoglie le medie
Prima campanella e inaugurazione informale per la nuova “casa” della scuola secondaria di primo grado Gerolamo Cardano. Questa mattina gli studenti sono entrati nel rinnovato edificio di via Checchi, già sede dell’Istituto Falcone, inutilizzato per anni e rimesso in sesto durante l’estate. Ad accoglierli, oltre agli insegnanti, al personale non docente e al dirigente scolastico Vito Ilacqua, il sindaco Edoardo Guenzani e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Nicosia.
Il trasferimento riguarda 12 classi, dalla prima alla terza media. In via Checchi seguiranno le lezioni tradizionali, mentre le attività laboratoriali si svolgeranno ancora nella vecchia sede di via Pietro da Gallarate, che continuerà a ospitare anche gli uffici amministrativi. Per consentire il trasloco, durante l’estate si sono rinnovate le pareti esterne e interne. Completamente rifatti i bagni e i controsoffitti. Si è inoltre provveduto a rimuovere in sicurezza l’amianto dal tetto.
«L’edificio utilizzato fino all’anno scorso – ha sottolineato il sindaco Guenzani durante un sopralluogo – era ormai inadeguato, soprattutto per gli spazi insufficienti. Con un investimento tutto sommato contenuto, circa 100.000 euro, abbiamo trasformato l’immobile di via Checchi da potenziale problema per l’usura del tempo a risorsa messa a disposizione della scuola». In passato si era ipotizzato un trasferimento qui della Guardia di Finanza, ipotesi poi tramontata a favore di altra struttura.
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Sono un genitore di un alunno che è stato “delocalizzato” nella nuova strutturs. Ritengo questa scelta assolumente non conforme alle esigenze degli alunni per i seguenti motivi:
1. non mi sembra che la struttura sia migliorativa rispetto alla vecchia sede, in termini di confort … tutt’altro
2. i ragazzi per usufruire della mensa o della palestra devono spostarsi al vecchio plesso, con i disguidi che lascio immaginare in caso di maltempo o quant’altro
sono assolutamente convinto che i nostri soldi avrebbero potuto essere meglio spesi, in maniera più intelligente