Un rifugio antiaereo “dimenticato”
La scoperta dell'esploratore Bolognini, della “Geographical Research Association. Il quale, in collaborazione con l'associazione “La Varese Nascosta” ha presentato un progetto al Comune

Un rifugio antiaereo “dimenticato”. Che, grazie all’impegno dell’esploratore Michael Bolognini, sta per “tornare alla luce”.
Se i varesini hanno iniziato a conoscere ed apprezzare, come dimostrano i numeri delle visite, il rifugio antiaereo situato nel centro storico, sotto il parco dei Giardini Estensi, un altro bunker potrebbe essere riaperto. Si tratta di un rifugio antiaereo che si trova sotto Villa Toeplitz, nelle vicinanze di un altro tunnel, anch’esso inesplorato da almeno 15 anni. Ma mentre quest’ultimo è noto, l’esistenza del bunker nelle vicinanze della villa sarebbe rimasta ignota. Fino alla scoperta dell’esploratore Bolognini, della “Geographical Research Association. Il quale, in collaborazione con l’associazione “La Varese Nascosta”, guidata da Andrea Badoglio, ha presentato al Comune di Varese un progetto di esplorazione del tunnel.
La collaborazione tra le due associazioni, che sta venendo portata avanti anche su altri fronti, rappresenta un’importante novità per la Città Giardino: la passione per la scoperta e la riscoperta, a seconda dei casi, dei “segreti” di un territorio ricco dal punto di vista storico, ma troppo spesso ignorato, lanciata da “La Varese Nascosta” e subito accolta da altre realtà e soggetti, come la “Geographical Research Association”, crea i presupposti per quello che possiamo definire una vero e proprio “Rinascimento” varesino.
Un impegno che ha trovato subito l’appoggio del Comune, come dimostra infatti l’interessamento dell’assessore a Lavori pubblici e Verde pubblico Riccardo Santinon, il quale ha annunciato la sua presenza sul posto durante la fase esplorativa.
«Per villa Toeplitz, avvieremo una prima fase dove sul campo verificheremo l’accessibilità ai bunker – spiega Michael Bolognini – in base alla valutazioni che verranno decideremo come procedere nella seconda fase, quella esplorativa. Andrà valutata l’accessibilità, il rischio (presenza di aria inquinata, crolli, struttura instabile e metodo esplorativo). Dopo questa seconda fase, se sarà possibile, accederemo alle strutture documentando. Geographical Research Association coordinerà il progetto, e determinerà anche il team, tra i vari componenti selezionati in GRA».
«Varese è una terra ricca di testimonianze storiche, che, insieme alle bellezze paesaggistiche, la rendono un luogo affascinante e di richiamo. Le iniziative di cittadini e professionisti, che hanno lo scopo di valorizzare il proprio territorio, sono non soltanto una risorsa che le istituzioni devono sostenere, ma il segnale di un profondo attaccamento alla propria terra. Di amore per la propria città e provincia» dichiara l’assessore Santinon.
«Il progetto della Varese Nascosta, nata come gruppo e diventata in breve tempo un’associazione, sta raccogliendo tantissimi aderenti. La curiosità di conoscere i segreti e i lati nascosti del proprio territorio è molto forte dei varesini. Ad oggi nel gruppo abbiamo superato i 3.500 membri e stiamo crescendo sempre di più. Ringrazio tutti coloro che stanno dando una mano attivamente per portare alla luce quella Varese sotterranea che, scoperta e studiata, può raccontarci molto sulle nostre origini e sulla nostra città» è il commento del presidente Badoglio.
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