Da Expo non si torna indietro se cambiano le coscienze
La vera eredità di Expo è il dibattito che si è sviluppato attorno ai temi del cibo, dell'ambiente, delle risorse e dello sviluppo sostenibile.
Da Expo2015 non si torna indietro perchè con il grande lavoro fatto attorno ai temi dell’Esposizione universale l’Italia è in grado di cambiare l’agenda internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile, delle risorse e della lotta alla fame. Da Expo non si deve tornare indietro perchè per realizzare la grande esposizione di Milano l’Italia ha saputo mettere in campo una grande coesione tra cittadini, società civile, politica e impresa, un vero patrimonio da non disperdere.
E’ stato ricco di spunti e di provocazioni l‘incontro che ha aperto la quarta edizione di Glocalnews, il Festival del giornalismo digitale organizzato da Varesenews. Assenti per improvvisi impegni il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina (che sarà a Varese sabato) e il governatore della Lombardia Roberto Maroni, e messa dunque un po’ da parte la politica, il dibattito coordinato dal direttore Marco Giovanelli si è spostato sul piano dei contenuti e di una lettura sociologica del post Expo, con il coordinatore della Carta di Milano Massimiliano Tarantino, segretario generale della Fondazione Feltrinelli, e con il sociologo Aldo Bonomi, direttore di Aaster, centro di ricerca per lo sviluppo del territorio.
“Attenzione ad analizzare solo i segnali forti del dopo EXpo – ha detto Bonomi – il successo dei 21 milioni e mezzo di biglietti venduti, o il dibattito sulla destinazione del sito di Rho. Non dobbiamo dimenticare l’importanza che ha avuto affrontare contenuti importanti come il cibo, la qualità della vita, le risorse, la sostenibilità, il paesaggio, l’importanza della terra e dell’agricoltura. Ricordiamoci che questi sono i grandi temi dell’umanità, quelli per i quali si fa la guerra”.
“La forza della generazione post Expo è la presa di coscienza che il nostro modello sociale ha fallito – ha spiegato Massimiliano Tarantino della Fondazione Feltrinelli, che ha coordinato la stesura della Carta di Milano – E quindi l’eredità di Expo sta nei 17 temi della Carta di Milano, sui quali la Fondazione Feltrinelli sta progettando di creare un vero istituto di ricerca per formare il capitale umano che su questi temi sia in grado di dare risposte. Giovani che vadano nel mondo a lavorare su questi temi cruciali, perchè ricerca vuol dire generare nuovo pensiero, nuovo sviluppo, nuove possibilità”.
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