Legambiente raccoglie tesi di laurea e studi dedicati all’Arno
Ovviamente si parla dell'Arno varesino, non di quello toscano: è il contributo che si vuole dare all'edizione 2016 del Premio Città di Gallarate

Legambiente plaude alla scelta del Premio Arti Visive di porre al centro dell’interesse artistico cittadino e nazionale il corso d’acqua che attraversa sommessamente ma gloriosamente la nostra città. E lancia un appello a raccogliere tesi di laurea e studi sull’argomento.
«Ma per favore, chiamiamolo Arno!» è l’appello di Legambiente, che richiama appunto la terminologia storica del corso d’acqua. «L’Arnetta era una deviazione, chiusa verso i primi anni del novecento. Prendeva acqua dall’Arno nella zona oggi adibita a parcheggio del supermercato Esselunga, percorrendo l’attuale via Foscolo raggiungeva l’area di piazza Risorgimento e da qui, attraverso via Verdi, raggiungeva la nostra piazza centrale. Si immetteva poi nell’attuale via Don Minzoni, conosciuta appunto dai vecchi gallaratesi come via Arnetta, e riconsegnava infine le sue acque all’Arno all’altezza del cosiddetto Ponte di Somma. La sua funzione era soprattutto quella di essere un canale di scolo per le abitazioni dei rivieraschi, in una Gallarate a carattere preindustriale, difficile da immaginare con gli occhi di oggi».
Legambiente ricorda di aver dedicato al (quasi) fiume di Gallarate una pagina del proprio blog, “Arno, che passione!”: «Reggitore ab antiquo delle fondamenta di Gallarate, per più di duemila anni ha regalato acqua utile alla vita e all’irrigazione, forza motrice e purificatrice, energia, generando nei suoi dintorni prati, pascoli, campi, frutteti, gelseti, vigne e mulini. Un secolo fa ha poi reso possibili, gli straordinari insediamenti industriali che ricordiamo. Ma il nostro primo concittadino, generatore di vita e di benessere, oggi sembra appisolato sui propri allori… Diciamolo con franchezza: l’Arno è caduto nell’oblio generale. Il testo è accompagnato da una serie di belle foto che ben parlano della qualità paesaggistica reale e potenziale del nostro torrente ed insistono sulla necessità di un recupero generale che il Premio Arti Visive certamente riuscirà a promuovere, regalando a Gallarate un tocco di bellezza nostrana e squisita, con forte presa artistica e creativa. Il contributo di Legambiente al Premio, consisterà nella presentazione di alcuni studi sulla qualità delle acque, sulla biodiversità, esistente e potenziabile, ai bordi del torrente e nella ricognizione nonché esposizione di progetti, studi e tesi universitarie svolte sull’Arno nel corso negli ultimi decenni, che sappiamo esistere ma di cui non conosciamo gli autori».
E quindi ecco l’appello: chiunque abbia progettato opere di riqualificazione o compiuto studi attorno all’Arno e con qualsiasi interesse è pregato di darne notizia scrivendo a legambientegallarate@libero.it.
Sempre in tema di Arno, Legambiente annuncia un suo contributo all’iniziativa del Bilancio Partecipato 2016: l’associazione ha infatti presentato come proposta per Bando comunale del Bilancio Partecipato il progetto “Sentieri Verdi” che consiste nel creare e/o ripristinare percorsi ciclopedonali nei pressi dei torrenti Arno e Sorgiorile: a nord verso l’ostello del Parco del Ticino sul Monte Diviso e a sud verso la cappella Madonna della Neve di Arnate.
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