Una scuola in Nepal per ricordare Paolo Rindi

Sabato 12 marzo si svolgerà una cerimonia laica al De Filippi. I genitori del ragazzo di 19 anni scomparso in Valgrande, Dario e Fiammetta, hanno deciso di fare un ultimo, grande gesto di bontà per ricordare loro figlio

Paolo Rindi

L’ultimo saluto a Paolo Rindi si terrà sabato 12 marzo alle ore 14 all’istituto De Filippi di Varese. Sarà una cerimonia laica voluta dai suoi genitori per ricordare Paolo insieme ai suoi amici, ai suoi compagni di scuola e studio.

Nel corso della cerimonia verranno letti brani di poesie scritti dal 19enne accompagnati dalla musica classica che amava. Suonerà anche il gruppo musicale di cui faceva parte Paolo, i RadioAut. 

I genitori del ragazzo di 19 anni scomparso in Valgrande, Dario e Fiammetta, hanno deciso di fare un ultimo, grande gesto di bontà per ricordare loro figlio, studente di filosofia all’Università di Milano, appassionato di musica e soprattutto amante della montagna.

I suoi hanno così deciso di chiedere a chi vorrà di donare all’associazione Eco Himal una cifra in memoria di Paolo, evitando fiori o altro, contribuendo a costruire una scuola nelle vallate himalayane, non lontano dalla cima dell’Everest, una delle zone povere del Nepal colpita dal terremoto.

Sulla pagina Facebook nata per aiutare le ricerche quando tutti speravano di trovare Paolo ancora vivo è spiegato il senso dei questa iniziativa e ci sono anche gli estremi per donare, un modo concreto per ricordare un ragazzo:

Paolo amava la montagna e nella Valgrande aveva trovato quel “selvaggio” che lo affascinava, quello che sulle Alpi è quasi scomparso, e che si trova ancora nelle vallate dell’Himalaya.

Forse un modo per esprimere l’affetto verso di lui, invece di offrirgli dei fiori, belli ma inevitabilmente di breve durata, è quello di portare là il suo nome, legandolo ai bambini – lui giovanissimo, e allo studio , lui studente.

Ecco perché si è pensato a una scuola nelle vallate himalayane, non lontano dalla cima dell’Everest, nel Solu, una delle zone povere del Nepal, ora colpita dal terremoto. Qui oggi i bambini vanno a scuola sotto tende, ripari di bambù o di lamiera accanto agli edifici andati in frantumi. L‘idea è di dare ai bambini di un villaggio un edificio semplice, con una struttura antisismica basilare, in modo che possano fruire di aule e di banchi e magari disporre di materiale didattico un po’ più abbondante.

Dario e Fiammetta, i genitori di Paolo, come gli zii e i nonni, hanno pensato, per far pervenire in Nepal l’aiuto/ricordo del loro figlio di usare il canale della associazione Eco Himal, che conocono da anni, cioè dalla sua fondazione avvenuta nel 1994 e che ha sede a Varese. La nonna, Liselotte, è stata una delle prime socie e ne ha seguito costantemente l’attività sempre tesa ad aiutare le popolazioni che vivono sulle pendici dell’Himalaya. Il nome di Eco Himal deriva da Ecologia e Himalaya, e l’associazione è nata per difendere l’ambiente attraverso coloro che vi abitano. Ora, con il terremoto, ha dovuto impegnarsi a fondo: dall’aprile dello scorso anno, ha raccolto e sta ancora raccogliendo contributi, prima per l’emergenza, ora per la ricostruzione, che invia direttamente in alcuni villaggi dove ci sono persone con le quali lavora da anni e che da anni si danno da fare per migliorare le condizioni di vita dei loro compaesani.

Eco Himal ha sede in Varese, via Crispi 134, un telefono 335 5338907, un indirizzo email info@ecohimal.it e un sito www.ecohimal.it sul quale si possono riconoscere le diverse iniziative, con immagini e descrizioni, e una dettagliata contabilità di quanto è stato donato e inviato.

C’è anche un conto

Eco Himal ONLUS, Banca popolare di Milano, filiale 180, via Sanvito Silvestro 45. 21100 Varese. Coordinate bancarie ABI 5584, CAB 10801, cc 311 CIN F IBAN : IT53 F 05584 10801 000000000311 BIC/SWIFT: BPMIITMMxxx

Eco Himal è una associazione di volontariato iscritta all’Albo della Regione Lombardia autorizzata a rilasciare la ricevuta per la detrazione dalla denuncia dei redditi (versamento tramite bonfico bancario. Indicare, oltre alla motivazione “Ricordo di Paolo”, l’ indirizzo e il codice fiscale)

Da qui partirà il contributo raccolto a nome di Paolo, con l’auspicio che il generoso gesto di affetto dei suoi amici lo aiuti a salire verso le cime che lui tanto amava e che lui venga accolto da quegli spiriti delle montagne di cui, secondo le genti dell’Himalaya, è appena divenuto parte.


Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Marzo 2016
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