Una serata per approfondire i disturbi alimentari
In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, in Sala montanari, mercoledì 16 marzo, verrà presentato il progetto "Eat me"
In occasione della giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla (giornata per la sensibilizzazione in merito al tema dei DCA, giunta quest’anno alla V edizione) che si terrà il 16 marzo, alle ore 21.00 nell’Auditorio Sala Montanari, verrà presentato “Eat me”.
Si tratta di un progetto nato dall’ incontro tra Ruben Lagattola, regista del cortometraggio, e Giuliana Capannelli, psicoanalista, direttrice del Centro Heta di Ancona, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle problematiche dei Disturbi del Comportamento Alimentare e promuovere una riflessione sul tema.
A Varese verrà proiettato il documentario che mira a condividere un lavoro che fa conoscere ai non “addetti ai lavori” aspetti centrali come la realtà delle famiglie di pazienti, l’opinione dei pazienti stessi e di chi svolge il proprio lavoro dedicandosi alla cura delle persone affette da DCA.
La proiezione del filmato sarà seguita dal dibattito con il regista Ruben Lagattola, il dr. Leonardo Mendolicchio, psichiatra, direttore sanitario di Villa Miralago, Centro per la cura dei disturbi alimentari di Cuasso al Monte (VA), la Dtt.ssa Maria Antonietta Bianchi, medico nutrizionista della Università dell’Insubria e la Dr.ssa Cristiana Santini, psicoanalista e psicoterapeuta del Centro Heta.
Affrontare i disturbi alimentari vuol dire innanzitutto comprendere che queste patologie, pur coinvolgendo il corpo (denutrito, emaciato,o al contrario “riempito”in maniera compulsiva e disregolata), affondano le loro radici nella psiche. Molto spesso un rapporto alterato con il cibo e con il corpo nasconde il bisogno di una irraggiungibile perfezione, la paura del giudizio, o anche solo dello sguardo altrui.
Comprendere i DCA significa guardare oltre ciò che un paziente affetto da tali patologie ci mostra, guardare oltre il corpo per comprendere la sofferenza che lo abita, per quanto è bene sottolineare come oggi, i disturbi del comportamento alimentare (tra i quali anoressia,bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata) rappresentino una delle patologie di più alta diffusione, non solo nella popolazione giovanile, ma anche durante l’infanzia e la prima adolescenza.
Alla organizzazione della serata ha contribuito Villa Miralago, Centro per la Cura dei Disturbi della alimentazione, Cuasso al monte (VA) che patrocina l’evento.
Il progetto EAT ME nasce con l’intento di creare una cultura “della possibilità e del cambiamento” e di favorire processi di elaborazione delle proprie difficoltà, dialogando attorno a temi solitamente vissuti in solitudine.
Il cibo è un argomento che riguarda tutti, nessuno escluso.
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