Videosorveglianza, i privati potranno “agganciarsi” al sistema comunale

Negozi e case private potranno installare telecamere aggiuntive che controllino la strada, affidando poi l'uso delle immagini al sistema pubblico

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La rete di videosorveglianza di Samarate viene ampliata: il Comune ha infatti deliberato la possibilità per i privati di installare telecamere, le cui immagini vengono affidate al sistema pubblico, nel rispetto della normativa sulla privacy. Un sistema che consentirà di allargare la videosorveglianza anche a zone “secondarie”, oggi non coperte (o coperte solo in parte) dalle telecamere.

«Potranno essere previste convenzioni con i privati» spiega l’assessore Enrico Puricelli, che aveva seguito il progetto da delegato alla sicurezza nella prima giunta Tarantino e che oggi (da assessore al decoro urbano e manutenzioni) lavora insieme al collega Vito Monti. «Secondo le norme sulla privacy, il privato non può sorvegliare all’esterno, ma grazie alla convenzione può chiedere di installare telecamere a sue spese, affidando poi al Comune il controllo delle immagini, che è demandato alla Polizia Locale». La delibera prevede infatti che “in conformità alle direttive emanate dal Garante per la protezione dei dati personali il privato non dovrà avere accesso agli impianti messi a disposizione del sistema pubblico di videosorveglianza né alle relative registrazioni”.

Il privato rimane proprietario per primi 2 anni, trascorso questo periodo gli impianti “entreranno a far parte del patrimonio comunale” (per quanto riguarda l’alimentazione elettrica, il privato dovrà farsene carico per una durata variabile, a seconda delle condizioni iniziali). La logica è intuibile: i privati possono investire per migliorare la sicurezza là dove il Comune non ha la forza, il Comune poi prende in carico gli impianti in un secondo momento, dando continuità nel tempo. «In questo modo possiamo aumentare il controllo su alcune vie che in questa fase non possono essere coperte» conclude Puricelli.

Attualmente la rete cittadina conta 27 telecamere fisse (alcune anche con possibilità di regolazione manuale), a cui si aggiunge la telecamera mobile recentemente attivata (vedi qui). Ora si aggiungeranno le telecamere (semi-)private: «Le richieste da privati giunte fino ad ora sono state cinque, da titolari di esercizi pubblici e da privati cittadini».

Il dibattito sulla sicurezza è particolarmente sentito in questo periodo a Samarate, dove il Comune ha già chiesto aiuto ai privati attivando il “controllo di vicinato”., anche a fronte di una serie di nuovi episodi che hanno fatto discutere (ad esempio qui e qui)

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 01 Marzo 2016
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