“Caro benzina”, uno studio per capire come affrontare il problema della differenza di prezzo
Giovedì mattina il primo incontro tra Regione e Unione Petrolifera
Regione Lombardia mette nel mirino il “caro benzina”: entra nella fase di analisi e di approfondimento il problema delle differenze del costo della benzina nelle aree di confine. Questa mattina il Consigliere Segretario Daniela Maroni si è incontrata con la delegata di Unione petrolifera, Marina Barbanti, responsabile ufficio rapporti economici di Roma e lo staff della segreteria dell’Assessore Mauro Parolini.
Al termine dell’incontro il primo passo per avviare lo studio sull’annosa questione della differenza di prezzo tra le stazioni di servizio lombarde e quelle al confine con la Svizzera. Un problema per gli automobilisti comaschi e varesini che si trovano a pagare il carburante anche con uno scarto di 7 centesimi. Nello specifico infatti fare benzina a Como, se non si ha la carta sconto carburante, il prezzo è in molti casi ben superiore rispetto a Monza Brianza e a Lecco.
2Come ho sempre affermato la differenza di prezzo non è una politica adottata dai gestori, ma una questione legata al differenziale geografico e ai servizi. – spiega il Consigliere Segretario Daniela Maroni – Il mondo delle stazioni di rifornimento è molto complesso: ci sono diverse tipologie di servizio sulle quali deve essere compiuta un’analisi approfondita e precisa, da qui la necessità di affrontare il problema con le compagnie petrolifere. Da oggi parte quindi una fase di studio sulle caratteristiche della rete distributiva carburanti sul territorio, che seguirà direttamente l’Unione petrolifera, e sulla dinamica dei prezzi rilevati dall’Osservaprezzi carburanti del Ministero Sviluppo Economico, in una seconda fase si affronterà invece il problema valutando le singole categorie. Oggi di sicuro è stato avviato un percorso per capire la reale situazione e tutti gli attori del tavolo hanno manifestato il proprio pensiero, un ensemble che ora sarà tradotto in dettagliate posizioni fino ad arrivare a una soluzione per il bene dell’economia, dei consumatori e dei gestori stessi».
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