Serie di appuntamenti per ricordare Monsignor Pasquale Macchi
Macchi fu dal 1954 al 1978 segretario personale di Giovanni Battista Montini, prima quale arcivescovo di Milano e poi, dal 21 giugno 1963, in veste di Sommo Pontefice con il nome di Paolo VI

Una serie di eventi e incontri per ricordare l’Arcivescovo Pasquale Macchi, a dieci anni dalla morte. Macchi fu dal 1954 al 1978 segretario personale di Giovanni Battista Montini, prima quale arcivescovo di Milano e poi, dal 21 giugno 1963, in veste di Sommo Pontefice con il nome di Paolo VI. Fu poi Arciprete del santuario del Sacro Monte di Varese e Arcivescovo Prelato di Loreto.
Trascorse gli ultimi anni ritirato in un monastero nella provincia di Lecco, a Perego. Dopo una lunga malattia, morì a Milano il 5 aprile 2006, all’età di 82 anni.
Dopo le solenni esequie, celebrate l’8 aprile, nel Duomo di Milano, e presiedute dal cardinale arcivescovo Dionigi Tettamanzi, venne sepolto nel cimitero di Casciago.
Gli appuntamenti:
Lunedì 4 aprile alle 18.30 nella Basilica san Vittore a Varese si terrà una celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo emerito di Milano.
Mercoledì 6 aprile alle 16.45 al Santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Adriano Caprioli, Vescovo emerito di Reggio Emilia – Guastalla.
Mercoledì 19 aprile dalle 18.30 alle 20 a Villa Cagnola a Gazzada Schianno serata commemorativa di Monsignor Pasquale Macchi con la partecipazione e gli interventi di Monsignor Franco Agnesi, Vescovo ausiliare di Milano, Vicario della Zona di Varese; Monsignor Luigi Panighetti, Prevosto di Varese; don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI di Brescia; Laura Marazzi, conservatrice del Museo Baroffio e del Santuario S. Monte sopra Varese.
Giovedì 12 maggio alle 18 nella Biblioteca Civica di via Sacco 9 a Varese verrà presentato il libro Giovanni Battista Montini Paolo VI, Scritti di Filosofia e Spiritualità. Intervengono con il curatore, Piero Viotto, Monsignor Luigi Panighetti, Fabio Minazzi e Giselda Adornato.
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