Nuova organizzazione per il Parco Ticino piemontese
Le deleghe di gestione date dal presidente del parco sulla sponda Ovest del fiume e del Lago Maggiore
Nuovi vertici e nuova organizzazione per il Parco del Ticino e Lago Maggiore: il Consiglio ha infatti approvato la nuova organizzazione dell’Ente e la nomina del Direttore con la scelta del dott. Benedetto Franchina.
Sono state affidate inoltre specifiche deleghe ai consiglieri in ordine a compiti e funzioni di competenza dell’Ente: Lorenzo Bizioli sarà consigliere al bilancio, Riccardo Fortina all’ambiente, Giorgio Macchieraldo avrà la “subdelega agricoltura per il territorio delle Baragge Biellesi; Pietro Mocchetto si occuperà di progetti speciali e competenze per territorio Valle del Ticino; Alessandro Ramella Pralungo alla cultura (e competenza per territorio
Riserva Naturale Parco della Burcina), Paolo Seitone all’agricoltura, Vincenzo Tribulzio Vice Presidente e vigilanza. Restano nella competenza del Presidente Arch. Adriano Fontaneto tutte le altre funzioni non delegate
Di concerto con il Direttore e con il supporto dell’Ufficio Personale è stata predisposta una proposta di riorganizzazione del personale sulla base degli indirizzi del Consiglio costituita da uno schema di organigramma ed una proposta di Regolamento per il funzionamento degli Uffici. La proposta è stata oggetto di esame e valutazione congiunta con le RSU dell’Ente e con le OO.SS territoriali e di concertazione con tutto il personale dell’Ente, attraverso tre specifici incontri che si sono svolti in data 21 marzo 2016, 21 aprile 2016 ed in data 27 maggio 2016.
«La nuova organizzazione dell’Ente – sottolinea Adriano Fontaneto, Presidente del Parco – è un passo importante per affrontare i problemi di gestione di un Ente nuovo che mette insieme territori con caratteristiche diverse e con grandi potenzialità di valorizzazione e sviluppo. La riorganizzazione del personale deve rispondere, in primo luogo ad una esigenza di razionalizzazione ed efficienza. L’organizzazione del personale tiene conto del criterio che le stesse funzioni prima svolte nei due Enti accorpati devono essere ridefinite con riferimento alle funzioni stesse e non al territorio. Naturalmente ciò per le attività degli Uffici e non certamente per il personale di vigilanza o per quello operaio il cui numero è funzionale al territorio da gestire. Ora il Parco è dotato di una organizzazione – conclude Fontaneto – che ci permette di realizzare gli obiettivi che ci siamo posti all’inizio del nostro mandato e proseguire con impegno nella nostra attività amministrativa».
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