Dubbi sulle tasse? Arriva il “diritto di interpello”

Una nuova opportunità offerta ai contribuenti che hanno qualche dubbio sull'applicazione di una norma tributaria. Ecco come funziona

tasse

Entrerà in vigore il 28 agosto il regolamento che disciplina il “diritto dell’interpello”, la nuova opportunità offerta per avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione. Il consiglio comunale di Fagnano Olona ha approvato il regolamento che prevede la possibilità di inoltrare un quesito al Servizio Tributi nel caso di “obiettive condizioni di incertezza” circa l’applicazione o la disapplicazione a casi concreti e personali di disposizioni tributarie.

Le richieste possono riguardare in particolare tutti i tributi comunali dall’Imu alla Tasi passando per la Tari o la Tosap con un’istanza che deve essere presentata prima che il contribuente ponga in essere il comportamento o dia attuazione alla norma oggetto di interpello. All’istanza deve essere allegata copia dei documenti rilasciati ai fini della soluzione del caso proposto, rilevanti ai fini della risposta, esclusi quelli che sono già in possesso del Comune o di altre Amministrazioni Pubbliche indicate dall’istante. In quest’ultimo caso, il contribuente si limiterà ad indicare gli estremi necessari per consentire al Comune di acquisirli presso l’ufficio che li detiene.

Il funzionario responsabile del tributo cui l’interpello afferisce formula la propria risposta entro 90 giorni dal ricevimento dell’istanza (salvo ipotesi di carenza dell’istanza dei requisiti o richiesta di integrazione della documentazione) . In caso di mancata risposta nei termini, si intende che il Comune concorda con l’interpretazione fornita dal contribuente.

Da notare tuttavia che la presentazione della richiesta di interpello non ha effetto sulle scadenze previste dalle norme tributarie, né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione. Pertanto il contribuente non potrà rinviare l’adempimento tributario oggetto della richiesta (ad esempio: versamento dell’IMU, presentazione della dichiarazione, ecc.) alla data in cui il Comune avrà risposto all’interpello.

Per maggiori informazioni sulla disciplina dell’Istituto dell’Interpello, in particolare sul contenuto dell’istanza, sugli effetti della risposta e sui casi di inammissibilità, vedasi il regolamento disponibile qui o contattare il Servizio Tributi ai seguenti numeri: 0331616532 – 557.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Agosto 2016
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