Otto milioni alla Lombardia per contrastare macchinette e gioco d’azzardo
L'assessore regionale Viviana Beccalossi commenta positivamente lo stanziamento da parte del Governo di 50 milioni di euro complessivi per la lotta al gioco patologico
Cinquanta milioni di euro contro il gioco d’azzardo. La decisione del Governo Renzi per un cambio di marcia nella lotta alle ludopatie incassa l’apprezzamento di Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana, team leader della Giunta Maroni in materia di ludopatie.
“Un primo importante successo firmato Lombardia, la regione in cui è stata approvata la prima legge sul contrasto al gioco d’azzardo patologico e dove il presidente Maroni è stato il promotore del ‘Manifesto delle Regioni’ contro la ludopatia. Una legge, la nostra, puntuale e rigorosa, sia per quanto riguarda la prevenzione che la repressione, che ha fatto da apripista per molte altre realtà territoriali”. Viviana Beccalossi commenta così la decisione del Governo di stanziare, attraverso la Legge di Stabilità, maggiori fondi per fronteggiare, anche sul piano socio-sanitario, quella che l’assessore definisce “una piaga che distrugge migliaia di famiglie, da combattere con ogni mezzo”.
“Alla Lombardia – prosegue l’assessore – sono stati destinati 8,2 milioni. Un primo passo avanti che va nella direzione indicata dalla Giunta Maroni su un tema tanto delicato, quanto ignorato, finché la Lombardia non si è fatta carico di iniziare ad affrontarlo con l’attenzione che merita”.
Da Roma, poi, starebbe per arrivare anche quella che Viviana Beccalossi non esita a definire “la notizia
più attesa, la svolta storica”, ovvero l’eliminazione delle slot machine e di altre macchinette mangiasoldi da bar e tabaccherie, ma anche da esercizi pubblici, come ristoranti o alberghi.
Il 20 ottobre è infatti in programma la Conferenza Unificata degli enti locali e per quella data il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta potrebbe annunciare questa decisione. “Mi auguro proprio che sia così. Sarebbero il giusto riconoscimento del lavoro di chi, come noi, si batte da tre anni quotidianamente per contrastare il diffondersi della ludopatia”.
Sempre il 20 ottobre dovrebbe anche essere presa una decisione definitiva sulla riduzione del tempo
di gioco del 30 per cento e sull’innalzamento della qualità dei punti gioco, mettendo mano ai requisisti degli stessi. “In attesa di capire cosa accadrà a Roma, Regione Lombardia non abbassa la guardia. I 68 progetti, finanziati con 3 milioni di euro esclusivamente regionali – conclude Viviana Beccalossi – stanno producendo effetti positivi e importanti su tutto il territorio lombardo. Abbiamo coinvolto 1.542 soggetti, tra cui oltre 700 Comuni, 258 associazioni del terzo settore, 319 tra scuole, parrocchie, centri anziani, 45 associazioni professionali, 15 associazioni per la tutela dei consumatori e siamo al lavoro per realizzare nuove misure mirate ad arginare il gioco d’azzardo patologico”.
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