Teatro, cineforum, Filosofarti e molto altro, nell’anno delle Arti

Come ogni anno ricca l'offerta promossa dal Centro Culturale Teatro delle Arti, la più storica presenza culturale cittadina. Ma don Alberto ricorda: "Una realtà fragile, che dipende dalla adesioni del pubblico"

Teatro delle Arti Gallarate stagione 2016 2017

La stagione teatrale presentata già ad agosto, ma anche i cineforum, i corsi di formazione, le due settimane Filosofarti. È la ricca e – come ogni anno – stimolante offerta che viene dal Teatro delle Arti, che a buon diritto può fregiarsi di essere il più storico punto di incontro della cultura a Gallarate.

«Un luogo che è sempre stato aperto alla città e alle sue presenze culturali» rivendica don Alberto Dell’Orto, ricordando anche il contributo dato da storici sostenitori scomparsi nell’ultimo anno, come la signora Meridiani e Isidoro Zaro. Il “cuore” simbolico rimane delle Arti rimane la stagione teatrale, che – alla pari del cinema – ha sempre rappresentato un momento culturale alto e provocante per la città, fin dagli esordi (il primo cineforum si aprì con Le mani sulla città di Rosi, nel mezzo delle speculazioni urbanistiche che toccavano tutta Italia). «È una iniziativa che esiste da 50 anni, sì, ma è ancora una iniziativa fragile: esiste non per il cartellone ma per le adesioni del pubblico che ci sostiene» ricorda don Alberto. Due pilastri – il volontariato culturale, la fedeltà del pubblico – che fin qui hanno garantito la continuità di una esperienza che pure, dagli anni Duemila in particolare, ha visto anche la compresenza in città di altri teatri.
 L’assessore alla cultura del Comune, Isabella Peroni, ha ricordato anche «il sostegno dell’amministrazione comunale per tutte le iniziative, in parte anche dentro alla rete Officina Contemporanea», in grado di far dialogare le realtà che animano «un importante fermento culturale». Rispetto all’offerta teatrale, Peroni ha annunciato anche l’intenzione di arrivare a locandine che propongano tutti gli appuntamenti «di tutte le stagioni cittadine, quelle di Arti e Nuovo che hanno sostegno dell’amministrazione, quelle dei due teatri comunali».
Dal punto di vista operativo, fino a domenica il teatro di via don Minzoni raccoglierà le conferme degli abbonamenti, dal 28 ottobre si passerà alla sottoscrizione di nuovi abbonamenti; dal 10 novembre si potranno acquistare i biglietti per il primo spettacolo del cartellone, dal 21 tutti gli altri spettacoli.
Teatro delle Arti Gallarate stagione 2016 2017
Cristina Boracchi ha richiamato invece come stella polare della realtà delle Arti «l’attenzione ad un umanesimo integrale, alle problematiche contemporanee, ai più deboli», anticipando in particolare filo conduttore e ospiti della prossima edizione di Filosofarti, che sarà ridotta «da tre a due settimane», ma con incontri come sempre di alto livello e con percorsi tematici e di ricerca per ogni genere di pubblico. «Filosofarti sarà dedicato al tema di “Pandora nuovi vizi nuove virtù” e coinvolgerà cinque Comuni». Tra gli ospiti Luca Mercalli, Paolo Cattorini, Massimo Cacciari. Umberto Ambrosoli, Giuseppe Girgenti, Piercamillo Davigo sul tema dell’onestà. E ancora Umberto Galimberti, Umberto Longoni, Fabio Minazzi, a Busto Arsizio Vito Mancuso.

Ci sono poi le altre proposte: i cicli di cineforum (grande tradizione che due anni fa ha festeggiato la 100esima edizione)  e i corsi di formazione per docenti e studenti, quest’anno dedicati al “Teatro nel Novecento” a novembre e al tema attualissimo e caldo della “Europa al bivio”, a marzo. Al di là della Stagione, altri percorsi teatrali sono proposti con la Rassegna Parola e Mistero e con le due rassegne per scuola dell’infanzia e primarie (due spettacoli) e per primarie e secondarie di primo grado (due spettacoli, tra cui l’apprezzato “U parrinu” sulla storia di don Puglisi). E proprio guardando a queste occasioni di crescita per bambini e ragazzi monsignor Ivano Valagussa, prevosto della città, ricorda il valore della cultura come esperienza di «intergenerazionalità», di una cultura «che non è solo sapere, ma costruire relazioni, affetto, presa in carico dell’altro».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Ottobre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.