“Sbirri e padreterni”: abbiamo combattuto davvero la lotta alla mafia?

Sabato 12 novembre in Sala consiliare incontro con il giornalista ed esperto di mafia Enrico Bellavia, con la partecipazione di Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Giovanni Falcone

Mafia

Viggiù torna a parlare di mafia e legalità, con un importante evento culturale organizzato dall’Amministrazione comunale.

Sabato 12 novembre alle 20.30 nella sala consiliare “Gottardo Ortelli” è in programma “Sbirri e padreterni: abbiamo davvero combattuto la lotta mafia? Patti, misteri e testimonianze di una moglie“con il giornalista di Repubblica Enrico Bellavia, e la vedova del caposcorta di Falcone Tina Montinaro.

“La serata è la prosecuzione di un percorso dedicato alla legalità  iniziato tre anni fa – spiega il vicesindaco Carmelo Chiofalo – e di cui l’amministrazione si è fatta portavoce creando eventi ad hoc dedicati a tutta la popolazione, soprattutto ai più giovani, come la ricorrenza annuale del battesimo civico. Negli anni passati, per quanto riguarda il tema della legalità e l’effetto che il fenomeno mafioso ha avuto nel nostro paese, sono stati diversi gli ospiti che hanno voluto portare la loro testimonianza e tra questi ricordiamo, oltre alla signora Montinaro, il dottor Dalla Chiesa”.

Bellavia, noto saggista oltre che giornalista, presenterà il suo ultimo libro intitolato “Sbirri e Padreterni. Storie di morti e fantasmi, di patti e ricatti, di trame e misteri”, edito da Laterza e sarà interessante ascoltare la testimonianza di un esperto studioso del fenomeno mafioso ma, soprattutto, della lotta alla mafia e del peso che in questa lotta hanno avuto determinate scelte dello Stato.

Sbirri e Padreterni è un testo forte e profondo che affonda le radici nella storia italiana e vede la “partecipazione straordinaria” di Franco Di Carlo, ex boss dei Corleonesi. Uno scritto per cui Bellavia ha ricevuto diverse minacce di morte, segno dell’importanza di tale testo per comprendere ciò che è successo in questi decenni.

Alla serata parteciperà un’altra importante testimone e vittima del fenomeno mafioso, Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Giovanni Falcone, che con l’associazione Quartosavonaquindici (nome in codice della scorta del magistrato), di cui è presidente, in questi anni ha portato avanti numerose iniziative in memoria non solo del marito e degli altri agenti della scorta, ma si è fatta testimone di tutte le vittime di mafia.

“Una storia che non riguarda solo il Sud – ricordano gli amministratori di Viggiù che invitano tutti a partecipare alla serata – ma una storia italiana da non dimenticare, perché solo cosi si potrà vincere il fenomeno mafioso”.

L’associazione Quarto Savona Quindici ha anche un’attiva pagina Facebook, dove sono presentate le molte iniziative organizzate in tutta Italia.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Novembre 2016
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