Gentiloni ottiene la fiducia al Senato
Il nuovo governo, dopo la fiducia alla camera, attende il via libera per iniziare il suo lavoro

Il Governo presieduto da Paolo Gentiloni ha ottenuto la fiducia al Senato. hanno votato a favore 169 senatori. Ieri aveva ottenuto la fiducia alla Camera con 368 sì. L’esecutivo, come ha ricordato il neo presidente, si occuperà prima di tutto di terremoto, banche, Europa, dei giovani e del sud. I banchi delle opposizioni erano semideserti durante il discorso. Assenti Lega Nord, M5S e i verdiniani di Ala che non hanno avuto un posto del governo e dunque non lo sostengono più. I 35 senatori del M5s, con una iniziativa ad effetto, hanno lasciato sui loro banchi deserti una copia della Costituzione.
IL DISCORSO
Gentiloni ha rivendicato il senso di responsabilità che anima il suo governo: “Non siamo innamorati della continuità – ha spiegato – avevamo chiesto una maggiore convergenza, ma dalle forze politiche c’è stata indisponibilità a condividere il governo. La presa d’atto di questa situazione ha spinto le forze che compongono la maggioranza a formare questo governo. Per responsabilità. Sarebbe stato più utile sottrarsi a questa responsabilità, ma il segno di questo governo è farsi carico di questa situazione”.
Cosa fare
“Abbiamo impegni immediati sui quali il governo è al lavoro: penso al sostegno al sistema bancario, all’emergenza terremoto e ricostruzione, su cui oggi pomeriggio ho la prima riunione. E l’impegno europeo di domani. E il tema del lavoro, lavoro, lavoro, già sottolineato alla Camera”.
Durata
“E’ stabilita dalla Costituzione, ma certo solleciteremo la nuova legge elettorale, a prescindere da quanto durerà l’esecutivo, è urgente avere regole chiare che consentano di votare per Camera e Senato in modo armonico”.
Gli applausi
Sono arrivati quando il premier ha detto che quanto sta accadendo ad Aleppo è uno die più grandi “insuccessi” della diplomazione internazionale”. Ma anche quando Gentolini ha difeso il Governo Renzi che ha compiuto “eccezionali innovazioni e riforme già messe in campo che noi dobbiamo completare”. Infine ha rivolto un appello “a chi in questi mesi si è battuto alzandone la bandiera contro ipotetici e a mio avviso inesistenti tentativi autoritari, a rispettare il Parlamento e a partecipare alle sue riunioni in modo civile”. E ha chiuso citando Ciampi: “Resto in carica per il tempo che sarà necessario in questa delicata transizione e servirò con umiltà gli interessi del paese”.
I MINISTRI
Presidente Paolo Gentiloni
Interni: Marco Minniti
Esteri: Angelino Alfano
Difesa: Roberta Pinotti
Lavoro. Giuliano Poletti
Infrastutture: Graziano Delrio
Giustizia : Andrea Orlando
Sanità: Beatrice lorenzin
Economia: Piercarlo Padoan
Rapporti parlamento, pari opportunità: Anna Finochciaro
Pubblica amministrazione: Marianna Madia
Scuola: Valeria Fedeli
Cultura: Dario Franceschini
Sviluppo: Carlo Calenda
Regionali: Enrico Costa
Coesione e Mezzogiorno. Claudio De Vincenti
Sport: Luca Lotti
Agricoltura: Maurizio Martina
Ambiente: Gian Luca Galletti
Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Maria Elena Boschi
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nel suo discorso al Parlamento, il premier Gentilloni ha rivendicato continuità co l governo del precedente: allora Renzi cosa si è dimesso a fare? se c’è continuità, tanto valeva restasse Renzi.
il governo Gentiloni è lo stesso che ha messo la faccia sul referendum del 4 dicembre scorso: ci hanno messo la faccia, l’hanno persa e sono lì ancora a comandarci come se niente fosse successo.