La “barellaia” del Ps di Varese maglia nera in Lombardia
Dai dati forniti da Agenas, l'Agenzia dei Servizi sanitari italiani,le percentuali di pazienti che stazionano oltre le 24 ore sono tra le più alte. In questi giorni sono di nuovi bloccati i ricoveri
Troppi pazienti in pronto soccorso, la direzione blocca l’attività di ricovero.
Succede all’ospedale di Varese dove, come prevede il protocollo pensato dopo l’intervento del Presidente della Regione Roberto Maroni due anni fa, quando il numero di barelle raggiunge certi livelli, scatta il blocco. Non è una novità: più volte nel corso dell’anno, si è ricorsi al contenimento dei ricoveri programmati per liberare quei letti necessari a “svuotare” la barellaia velocemente.
A livello lombardo, l’ospedale di Circolo dei Varese è tra i più “lenti” nel gestire i ricoveri da pronto soccorso. Lo rileva la fotografia stilata dall’Agenzia sui servizi sanitari italiani che ha pubblicato i dati delle diverse attività.
Il PS varesino, dove nel 2015 si sono presentati 51,138 pazienti, ha un tasso di ricovero oltre le 24 ore dello 0,7%. Stessa performance di Varese sin registrano all’Humanitas di Rozzano a cui si sono rivolti 37.000 persone, al Sacco di Milano che ha avuto oltre 34.000 utenti, al San Carlo Borromeo sempre di Milano che ha ricevuto 48.000 persone. Decisamente peggio ha fatto il Policlinico di san Donato con un tasso di ricovero oltre le 24 ore dell’1,3% ( nonostante i 19.600 utenti) e il San Paolo di Milano, con lo 0,8%.
Poco meglio di Varese ha fatto il Niguarda che, nonostante i 55.210 pazienti visitati li ha trattenuti in PS oltre le 24 ore nello 0,6% dei casi.
La mappa degli Accessi ospedalieri nelle regioni italiane
Guardando agli altri pronto soccorso del Varesotto, segnaliamo, a parità di mole di lavoro, Busto Arsizio con 45.000 pazienti che li ha fatti attendere in barellai a nello 0,3% dei casi, mentre Gallarate con 16.652 utenti lo ha fatto nello 0,1% e Tradate con 33.451 pazienti transitati in un anno, ha un tasso di ricovero oltre le 24 ore dello 0,2%.
Tra gli ospedali con maggior attività segnaliamo i Riuniti di Brescia che ha ricevuto in PS 72.679 utenti mantenendo la percentuale di “barellati” per più di un giorno dello 0,5% dei casi e il 3,4% tra le 12 e le 24 ore.
Meglio di Varese fa anche Como che, nonostante una mole di lavoro inferiore con 48.824 pazienti nel 2015, solo nello 0,4% dei casi ha ricoverato in corsia dopo le 24 ore.
Tutti i dati per regione e provincia
tempi di permanenza permanenza redatti da Agenas
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Tsilvia su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
PaoloFilterfree su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
elenera su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Felice su La patente a 18 anni? "Non è più uno status symbol"
Alessandra Toni su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
lenny54 su "La sanità pubblica è a rischio privatizzazione": la raccolta firme on line contro il taglio delle tariffe
Bel risultato!
Proprio il grande ospedale di eccellenza (hub) che dovrebbe dirigere e insegnare agli altri come agire!
Non è di certo colpa del personale di PS, che fa quel che può, ma di un’organizzazione un po’ disorganizzata.
In una vera Azienda si incomincerebbe a licenziare i dirigenti inadeguati.
È ora di farlo anche qui.