Da due studenti l’app per trovare lavoro nel mondo dell’artigianato
Il bustocco Riccardo Colnaghi e Lorenzo Andreoli stanno lavorando ad un'applicazione che metta in contatto giovani in cerca di tirocini e imprese artigiane, con la benedizione di Confartigianato

«Ormai, essere avvocato, architetto o economista non garantisce più uno stipendio più alto di un artigiano o un posto più “sicuro”» parola di un laureato alla Bocconi. Ha solo 23 anni ma ha già le idee chiare Riccardo Colnaghi, bustocco e ad un passo dal conseguimento del master in Economia per Amministrazioni Pubbliche a Berlino.
Per questo sta sviluppando, assieme all’amico e compagno di studi Lorenzo Andreoli, sta sviluppando una app da smartphone per mettere in contatto I giovani in cerca di lavoro e gli artigiani. Il loro progetto si chiama “Brevimano” ed è stato pensato durante un corso che i due hanno frequentato sulle problematiche sociali da affrontare con le tecnologie moderne: « Avendo entrambi a cuore le problematiche del nostro bel paese non potemmo fare a meno di pensare alla disoccupazione giovanile ai massimi storici di un anno fa (ed oggi, leggo che è anche più alta). Dall’altro lato, osservammo la presenza di un settore che invece necessitava e necessita tutt’ora di un forte ricambio generazionale, con forte potenziale occupazionale per i giovani e il cui sapere si sta lentamente perdendo: l’artigianato».
Riccardo e Lorenzo, dunque, con l’aiuto di altri collaboratori giovani decidono di far nascere Brevimano, un applicativo in grado di agevolare la ricerca di apprendistati e tirocini nell’artigianato, settore oggi ancora molto chiuso e isolato dove la ricerca di personale si basa ancora molto sulle conoscenze personali: «Contattammo Confartigianato che si interessò da subito al progetto. Fummo invitati a diversi eventi dove potemmo conoscere di persona artigiani e riscontrare che effettivamente, sì, manca una piattaforma apposita per i lavori manuali artigianali e per un mercato che in Italia rappresenta oltre un milione di imprese».
Così, mentre la piattaforma prende forma nella fase di sviluppo, i due studenti hanno deciso di promuovere con Confartigianato una fase di test tra artigiani e istituti scolastici iniziando dalla provincia di Varese, particolarmente forte in questo settore.
I due, infatti, sono consapevoli che la comunicazione del prodotto che intendono immettere sul mercato ha bisogno di essere spinta nella maniera giusta e hanno realizzato una pagina Facebook e un account Instagram che stanno arricchendo con video dove, prima dei volti, sono protagoniste le mani di chi lavora e i mestieri: «Siamo consapevoli, tuttavia, degli ostacoli al rilancio dell’artigianato dai giovani: i ragazzi lo vedono come un settore vecchio, obsoleto, che non porta a buon reddito o che non lascia possibilità di viaggiare. Tutti pregiudizi che abbiamo sfatato intervistando artigiani della zona di Milano e non. Abbiamo dunque deciso di lavorare anche su un’altra direttrice: quella comunicativa attraverso i Social Networks. Su Facebook, la pagina lanciata una settimana fa (https://www.facebook.com/brevimano/?fref=ts) racconta storie emotive di artigiani e conta già 630 like. Su Instagram (https://www.instagram.com/brevimano/) abbiamo creato il libro delle mani, con foto esclusivamente di mani di artigiani. Tutto ciò per far riscoprire l’artigianato ai giovani, sperando che possano incuriosirsi e prendere questi nobili mestieri in considerazione nella scelta di un lavoro o di un percorso formativo».
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