E’ morto Leone di Lernia

Leone di Lernia è morto questa mattina. Aveva 78 anni e si è spento in una clinica in cui era ricoverato da qualche giorno

Avarie

Leone di Lernia è morto questa mattina. Aveva 78 anni e si è spento in una clinica di Milano in cui era ricoverato. Nella sua lunga carriera ha pubblicato 40 album.

Il re del trash demenziale è entrato in ospedale il 23 febbraio. Nei giorni scorsi era stato operato per un problema a fegato e cistifellea.

Le sue condizioni si erano aggravate al punto che domenica scorsa la sua intervista programmata da Barbara D’Urso era stata annullata. Anche il programma radiofonico lo Zoo di 105, dove lavorava, era stato sospeso.

La notizia è stata confermata dal figlio, Davide di Lernia, che ha pubblicato questo post su Facebook.

LA CARRIERA

Le sue origini artistiche risalgono agli anni ’70 quando inizia a lavorare come intrattenitore e comico dialettale nelle tv locali. E’ poi con canzoni e parodie ironiche e trash di canzoni famose che divenne famoso. Da Killing Me Softly a Love is love, le sue parodie e il suo inconfondibile modo di parlare divennero indimenticabili.

Nel 1999 inizia l’avventura con lo Zoo, interrotta alla fine del 2010 ma continuata con saltuarie partecipazioni successive. Ecco il post pubblicato sulla pagina facebook del programma, dove Leone di Lernia era considerato una delle colonne

Nel 2006 ha partecipato come concorrente all’Isola dei famosi condotta da Simona Ventura mentre nel 2010 ritornò in onda su Sky come conduttore del programma Leone Auz. Da maggio 2012 ha condotto prima ogni sabato, poi ogni domenica Leone D’Ylenia con Ylenia Baccaro, sempre su Radio 105. Nello stesso anno pubblica i singoli Eccitato, parodia di Mama loverdelle Serebro, e Foggia Style, parodia di Gangnam Style di PSY.

IL RICORDO DI MARCO MAZZOLI

Ti voglio bene. Si conclude così il messaggio di Marco Mazzoli, il conduttore dello Zoo di 105, che ha scritto un lungo post per raccontare il suo ultimo ricordo di Leone di Lernia.

“Mi mancherai tantissimo amico mio, lascerai un vuoto nella vita di tutto noi, eri un ragazzino, con una carica assurda! Eri sempre di buonumore e riuscivi a farci ridere anche in circostanze assurde! Eri un amico, un fratello, un collega, un nonno e un vecchio di merda! Ora vai, sali in cielo e insegna al paradiso i tuoi “auz”, “Addavadai”, digli che “non succedeee nientttt”!”

“Quando io e Fabio siamo andati in ospedale a trovarlo, i medici e i famigliari ci avevano detto che il male era in stato avanzatissimo e che aveva pochi mesi. In quel momento, io e Fabio, siamo esplosi in un pianto infinito”, scrive. “L’unica speranza era che il suo corpo tenesse duro e potesse affrontare la chemio, ma come faceva a rimettersi?? Appena ha visto telecamere, tutta l’attenzione su di lui, ha tenuto botta e si è goduto gli ultimi giorni di notorietà! Lui era così, viveva per la tv e la radio, apparire era la sua gioia, essere riconosciuto, la sua aria”. Mazzoli spiega di averlo incontrato sabato e “sembrava in forma, sembrava pieno di vita, ma la notte ha avuto un tracollo e la mattina successiva mi ha inviato (con fatica) un messaggio vocale in cui diceva che si sentiva debole e che forse sarebbe venuto in radio il giorno dopo, ma quello è stato l’ultimo messaggio da lucido!”.

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Pubblicato il 28 Febbraio 2017
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