Roberto Bertoglio: “La consulta deve allargare la partecipazione”

Residente a Sciarè, è candidato nella Consulta Sciarè-Cedrate. "Per la prima volta si può partecipare candidandosi da privato cittadino"

Sciarè generica

Roberto Bertoglio si candida per la Consulta Sciarè-Cedrate: classe 1961, quality manager in un’azienda di Milano, è anche direttore del coro della parrocchia del quartiere di Sciarè. Come mai ha scelto di candidarsi? «Ho partecipato alla riunione di presentazione e in quell’occasione c’erano solo due persone dello Sciarè. Mi sono detto: possibile che non riusciamo a far sentire la nostra voce? Io non ho mai fatto politica, in questo caso ho scelto di candidarmi perchè posso farlo come semplice cittadino».

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Quali sono i problemi principali da affrontare? «Prendo come piccolo riferimento un tombino malmesso vicino all’ingresso della via della stazione: son passate giunte di tutti i colori e il tombino imperfetto è ancora lì. Allora lo scopo della Consulta dev’esser render partecipi i cittadini e far sentire la voce dei residenti. Il mio obbiettivo primario è far partecipare i cittadini: dobbiamo costruire insieme le priorità per il quartiere. Dallo sporco alla questione dei parcheggi, alla presenza di ladri, ci sono tanti elementi da discutere tra tutti i cittadini. “Riscopriamo la voglia di stare insieme, di confrontarci per trovare soluzioni”: la consulta non deve essere ristretta, ma occasione per allargare la partecipazione. Fossero anche solo 20-30 persone che partecipano sarebbe un primo risultato».

Tra i temi sollevati la sicurezza e «la questione del parcheggio dei pendolari»: «così com’è oggi, lo Sciarè non è un quartiere vivibile». Bertoglio ha in mente anche un primo strumento di confronto: «Ho predisposto un gruppo su Facebook, pronto da lanciare, “Sciarè, la voce dei cittadini”. Non i soli consiglieri ma tutti i cittadini: i cittadini segnalano sul gruppo, la Consulta elabora le priorità.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 27 Febbraio 2017
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