Sequestra e picchia la ragazza che voleva lasciarlo

La vittima è una 19enne che si era presentata a casa dell'aggressore con l'intenzione di chiudere la loro relazione iniziata da qualche mese. Solo l'intervento tempestivo della Polizia ha evitato il peggio

carabinieri polizia varie

Probabilmente sotto effetto di cocaina sequestra la ragazza che voleva lasciarlo, la picchia e la minaccia con un coltello fino a quando non intervengono gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Varese che la salvano da guai ben peggiori.

I fatti sono avvenuti la mattina del 23 marzo quando personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano di origini sudamericane, M.R. di 27 anni, per i reati di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, lesioni e ricettazione.

Verso le ore 9 è giunta al Numero Unico di Emergenza 112 la telefonata di una ragazza in forte stato di agitazione che chiedeva aiuto, dichiarando di essere stata sequestrata in un appartamento da un ragazzo non meglio specificato che la stava anche aggredendo.

Considerato il momento di forte tensione, la giovane donna non è riuscita a fornire l’indirizzo esatto del luogo in cui era rinchiusa ma una pattuglia della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, in normale servizio di pattugliamento della città, è riuscita a raggiungere il condominio malgrado le frammentarie indicazioni acquisite grazie al fiuto degli agenti che ben conoscevano quella zona per altre indagini.

I poliziotti, dopo aver suonato al citofono indicato anche dai vicini come luogo di provenienza delle urla, venivano accolti da un giovane che ha risposto affacciandosi al balcone mostrando un atteggiamento stranamente pacato e sorpreso, un maldestro tentativo di tranquillizzare gli agenti ed evitare il loro ingresso in casa. Gli operatori, invece, si sono ulteriormente insospettiti e hanno scavalcato il cancello esterno raggiungendo la porta d’ingresso che, con fatica, riuscivano a farsi aprire.

La scena che si è presentata ai loro occhi ha confermato l’intuito infatti, sul pavimento e sulle pareti della casa, c’erano numerosi schizzi di sangue. All’interno c’era anche la ragazza, H.M. di 19 anni, che presentava vistose escoriazioni alle braccia ed al viso.

La giovane, visti gli agenti ha subito chiesto il loro aiuto ed in lacrime ha raccontato di essere stata rinchiusa e picchiata in quell’appartamento dal giovane che a quel punto ha dato in escandescenza, reagendo fisicamente nei confronti degli operatori e cercando di raggiungere il lavandino dell’angolo cottura del monolocale dove, tra le varie cose, vi era un grosso coltello da cucina. Per evitare qualsiasi atto violento, il giovane è stato immobilizzato e successivamente condotto in sicurezza in Questura.

La ragazza ha ricostruito successivamente la dinamica dei fatti raccontando di essersi recata quella mattina a casa del giovane, conosciuto circa due mesi prima, col quale aveva una relazione che tuttavia stava cercando di interrompere perché aveva scoperto dell’esistenza di un’altra donna nella vita del giovane. Quella mattina, quindi, avevano deciso di chiudere una volta per tutte quella situazione e lei voleva comunicargli di persona che non si sarebbero più visti.

Davanti a questa decisione il giovane ha chiuso la porta di casa nascondendo le chiavi per poi aggredirla ogni volta che diceva di voler troncare il rapporto. Ai tentativi della ragazza di divincolarsi e chiedere aiuto, lui prima ha cercato di immobilizzarla ma, dopo che la sventurata vittima è riuscita a chiudersi in bagno per tentare di chiedere aiuto, l’ha raggiunta ed oltre a minacciarla con un coltello l’ha colpita con violenza al volto lesionandole il setto nasale.

La perquisizione effettuata nell’appartamento, ha permesso di rinvenire l’arma usata per minacciarla, della sostanza polverosa biancastra, per la quale sono in corso accertamenti per verificare se si tratti o meno di sostanza stupefacente, oggetti utilizzati per il confezionamento di droga ed una carta d’identità che risultava rubata.

La giovane, trasportata in ospedale, per essere sottoposta ad intervento chirurgico per la rottura del setto nasale, è stata immediatamente raggiunta da personale della Squadra Mobile specializzato nei reati contro la persona per raccogliere gli elementi necessari alla ricostruzione della vicenda.

M.R. è stato quindi arrestato e, su disposizione della Procura, sottoposto agli arresti domiciliari, provvedimento oggi confermato dal Giudice per le indagini preliminari. Sicuramente, se l’intervento non fosse stato tempestivo, le conseguenze per la giovane, sarebbero potute essere più gravi.

Questi episodi sono da sempre al centro dell’attenzione della Polizia di Stato che, con personale altamente specializzato, segue numerosi casi di aggressioni, violenze fisiche e psicologiche sulle donne, con risultati positivi anche grazie alla fondamentale collaborazione delle vittime stesse. L’appello della Polizia: «Si coglie l’occasione per invitare tutte le donne a non sottovalutare anche i segnali più deboli di violenza nei loro confronti, e rivolgersi immediatamente agli uffici della Questura».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Marzo 2017
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