Addio ad Anna Pajetta Martinelli, una vita spesa per il bene della comunità

Ogni angolo della chiesa del Cristo Re di San Fermo era colmo delle persone che hanno voluto dare l'ultimo saluto alla donna morta nell'incidente di domenica 25 giugno in Liguria.

Avarie

Ogni angolo della chiesa del Cristo Re di San Fermo era colmo delle persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Anna Pajetta Martinelli, la donna morta nell’incidente di domenica 25 giugno in Liguria.

Galleria fotografica

Addio ad Anna Pajetta Martinelli, una vita spesa per il bene della comunità 4 di 17

Le persone riempivano anche il portico antistante la storica chiesa di San Fermo, che si apre sempre in occasione dei grandi riti per i membri della comunità.

Ed erano ben 16 i sacerdoti sull’altare che hanno voluto concelebrare il rito e dare così anche da parte loro l’ultimo saluto a un pilastro della comunità, anzi delle comunità che Annina e Giampaolo hanno toccato nella loro vita, dedicata alla comunione con gli altri.

Comunità che ha risposto in massa anche nel momento simbolico dell’eucarestia: per somministrarla si sono spesi in otto, uno dei quali sulla soglia della chiesa, per poter raggiungere anche i tanti che erano rimasti fuori ma non si volevano perdere quest’ultimo, lungo rito di addio ad Annina, durato quasi due ore.

I funerali di Annina Pajetta Martinelli

SORRIDETE, E’ PASQUA

Più che un rito funebre, il funerale di Anna Pajetta Martinelli è stato un rito a memoria della Pasqua. A “tenere la barra del sorriso” sono stati innanzitutto il marito Giampaolo Martinelli e il figlio Tommy, che non ne hanno fatto mancare uno a chi è andato a salutarli. Un sorriso predicato innanzitutto dalla stessa Annina, che ripeteva spesso: «Nessuno è cosi povero da non poter donare un sorriso, nessuno è cosi ricco da poterci rinunciare»

Ma anche il sacerdote che ha tenuto la predica, Don Germano Anzani, vicario della parrocchia di san Fermo, ha spiegato dal pulpito che «La morte ci ha colto di sorpresa, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà: oggi siamo chiamati a celebrare la Pasqua del Signore, e sentire realmente la presenza di Anna intorno a noi. Questo momento unisce persone provenienti da realtà diverse, che non si conoscono tra loro, e le uniscono tutte nel suo nome».  

I funerali di Annina Pajetta Martinelli

UNA VITA MATRIMONIALE PER LA PARROCCHIA, PER LA CHIESA INTERNAZIONALE, PER IL SOCIALE

Nella chiesa di Cristo Re erano raccolte le comunità che Annina e Giampaolo, nei loro oltre 40 anni di matrimonio, avevano saputo raccogliere, rendere vive e far dialogare: entrambi impegnati all’oratorio, nel doposcuola nelle varie attività della chiesa di San fermo, erano cuore pulsante anche delle Equipes di Notre Dame, movimento laicale di spiritualità e formazione coniugale, che raduna gruppi di sposi in tutto il mondo. A salutarla, c ‘erano però anche amici con cui avevano condiviso l’attività sociale, nei lunghi anni del loro matrimonio.

L’ANNUNCIO DELLA MORTE DI ANNINA DURANTE IL CAMMINO DI SANTIAGO

Alla fine della funzione, con un coraggio e con una serenità davvero eccezionali, hanno parlato sia il marito Giampaolo sia il figlio Tommaso.

Giampaolo lo ha fatto leggendo l’ultima pagina del suo diario dal cammino di Santiago di Compostela: è stato infatti proprio durante il cammino, che stava intraprendendo da oltre 20 giorni, che è venuto a sapere della tragica morte della moglie: a 167 chilometri dall’arrivo di un percorso fisico, ma soprattutto spirituale, che si è bruscamente concluso con questa notizia, dopo sere e sere di telefonate tra marito e moglie, dove Giampaolo raccontava ad Annina il diario della giornata. «Papà, ti ricordi cosa mi hai promesso? Di ritornare dal cammino – gli ha detto il figlio al telefono – Tu lo farai ma la mamma no. E’ salita in paradiso».

IL DISCORSO DI GIAMPAOLO

La considera invece come «Rapita in paradiso» il suo unico figlio Tommy, che dice di avere «Un rapporto conflittuale e molto personale con la fede» ma che ammette che «Mia mamma non poteva che lasciarci così, non dopo una lunga malattia che magari ne avrebbe messo alla prova la pazienza e il sorriso. Lasciando intatta quella disponibilità e la voglia di aiutare tutti. Spesso si lamentava di non avere il tempo per dare retta a tutti, quando avevano bisogno di lei contemporaneamente, per esempio. Ora è in una dimensione in cui potra esserci per tutti, indistintamente, allo stesso tempo».

IL DISCORSO DI TOMMY

«PIU’ AMICA DI COSI’, ORA, NON SI PUO’»

Anche gli amici l’hanno ricordata dal pulpito «Ha regalato a ognuno di noi la capacità di ascoltare senza interpretare e accogliere le persone con il suo sorriso e la sua disponibilità – ha ricordato una coppia di amici – La tua morte terrena cosi improvvisa e impensabile ci ha lasciati sgomenti e ci ha ricordato che la vita è un soffio:  ma la fede ci dice che se qui accanto a noi. E ora l’amicizia tra noi è più compiuta, perché tu ci sei accanto da pienamente in Cristo, e piu amica di così non si può».

 

di
Pubblicato il 30 Giugno 2017
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Addio ad Anna Pajetta Martinelli, una vita spesa per il bene della comunità 4 di 17

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.